La musica sacra torna di moda grazie a Leone XIV

Dopo il Regina Caeli cantato in piazza San Pietro, aumentano le iniziative per riscoprire il canto gregoriano sull'onda dell'entusiasmo per Prevost

La musica sacra torna di moda grazie a Leone XIV

Una settimana fa a Leone XIV è bastato intonare il Regina Caeli in latino per conquistare i fedeli in piazza San Pietro che lo hanno seguito, emozionati, cantando con lui. Lo aveva fatto anche pochi giorni prima al termine della prima messa celebrata in cappella Sistina con i cardinali. Questo tratto della personalità di Prevost lo avvicina ad un suo predecessore grande amante della musica: Joseph Ratzinger. Benedetto XVI infatti era fortemente convinto che la musica sacra fosse parte integrante dell'esperienza della fede nella celebrazione della liturgia.

L'appello di Muti

L'approccio di Leone XIV con il canto pasquale ha suscitato l'entusiasmo di un osservatore d'eccezione: il maestro Riccardo Muti. In passato non aveva lesinato critiche a Francesco perché, aveva detto, "con lui di musica in Vaticano credo se ne faccia poca" evocando l'esempio opposto di Benedetto XVI. E raccontò di un suo incontro con Bergoglio: "Gli dissi: 'Santità, non dimentichi quanto la Chiesa ha fatto nei secoli per la musica'. Non ebbi risposta". Ora però il grande direttore d'orchestra è ottimista di fronte ai primi passi del pontificato di Prevost. Muti ha detto che il nuovo Papa lo “fa ben sperare per il ritorno della musica sacra in chiesa“. Ed ha aggiunto che, a suo parere "il declino della musica in chiesa è uno degli aspetti di un fenomeno più ampio” perché “in Occidente c’è da decenni un crollo del sacro. Spero proprio che Papa Leone possa riportare questo concetto di sant’Agostino nelle chiese: cantare è proprio di chi ama”. Prevost, come si sa, è un agostiniano ed è stato anche priore generale dell'ordine. Muti ha auspicato un ritorno del gregoriano nelle chiese ed ha detto che "i grandi santi della cristianità andavano incontro al martirio cantando, non strimpellando”. Non ha nascosto l'entusiasmo sul nuovo Papa dicendo di sperare "in una Chiesa più spirituale, che porterà nuove vocazioni" e sottolineando con favore come Prevost sia nato a Chicago, "città che amo e di cui dirigo l’orchestra".

Cantare con il Papa

Il successo del Regina Caeli papale ha fatto nascere un'iniziativa che sta riscuotendo non pochi consensi sui social. L'ha lanciata il Pontificio Istituto di Musica sacra e si chiama "Let’s sing with the Pope", quindi "Cantiamo con il Papa". L'obiettivo è proprio quello auspicato da Muti sull'onda dell'entusiasmo per la musica sacra provocato dalla prima apparizione domenicale di Leone XIV: riportare il canto gregoriano nelle chiese. Il Papa statunitense ha detto di voler camminare sulla via del Concilio Vaticano II e proprio in uno dei documenti più importanti dell'assise, la costituzione Sacrosantum Concilium, si trova scritto che "la Chiesa riconosce il canto gregoriano come canto proprio della liturgia romana; perciò nelle azioni liturgiche, a parità di condizioni, gli si riservi il posto principale". In questo contesto s'inserisce l'iniziativa del pontificio istituto competente che ha pubblicato alcuni brevi video tutorial attraversi i social con lo scopo di aiutare i fedeli e gli appassionati ad "allenarsi" per poter cantare insieme al Papa durante le celebrazioni liturgiche. Un tentativo per riscoprire il patrimonio del canto gregoriano proprio nell'epoca della rivoluzione digitale a cui è legata la scelta stessa del nome pontificale. Leone XIV si è voluto chiamare così proprio per stabilire un'assonanza col predecessore Leone XIII che con la Rerum Novarum rispose alla sfida di un'altra rivoluzione della società dell'epoca. Il rettore del Pontificio Istituto di Musica Sacra, Robert Mehlhar, ha dichiarato: "Siamo tutti entusiasti che Papa Leone sia un cantante così bravo" e lo ha definito "un cantante esperto".

La "diocesi" del Papa

La musica sacra è nel cuore e nel destino di Leone XIV. Non a caso, in quella che è la "sua" diocesi italiana, la sede suburbicaria di Albano di cui Francesco lo scorso febbraio gli assegnò la titolarità in quanto cardinale vescovo, si svolge un noto Festival di musica sacra. La settimana scorsa, in occasione della ricorrenza del patrono San Pancrazio, nella cattedrale si è tenuto un concerto dell’Orchestra dell’Accademia Filarmonica Europea con l’International Opera Choir che ha eseguito la messa di requiem in Re minore K 626 di Wolfgang Amadeus Mozart sotto la guida del maestro Francesco Maria Silvagni. Proprio per la solennità di San Pancrazio, nella stessa cattedrale, era atteso il cardinale Robert Francis Prevost per la cerimonia di presa di possesso. Albano era pronta ad accogliere il prefetto del dicastero per i vescovi, ma il conclave ha fatto rinviare l'atto liturgico che con l'elezione è stato poi annullato. Ora monsignor Vincenzo Viva, vescovo della diocesi "del Papa", ha invitato non più il cardinale Prevost ma Leone XIV a visitare Albano, luogo familiare ai suoi predecessori anche per la presenza della residenza estiva di Castel Gandolfo.

Se il Papa statunitense accetterà l'invito, si troverà a suo agio nella diocesi che continua a celebrare la musica sacra e anche domani in un appuntamento del festival nella chiesa di Santa Maria Maggiore di Lanuvio avrà una serata dedicata al canto gregoriano e alla sacra polifonia croata.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica