Il mistero delle dimissioni lampo del vescovo amico di Bergoglio

Monsignor José María Baliña, già parroco a Buenos Aires quando il Papa era arcivescovo, ha annunciato il passo indietro 22 giorni dopo la nomina alla guida della diocesi di Mar del Plata

Il mistero delle dimissioni lampo del vescovo amico di Bergoglio
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Vescovo per 22 giorni. Questo il curioso record di monsignor José María Baliña che Francesco, suo concittadino oltre che connazionale, aveva nominato titolare della diocesi di Mar del Plata lo scorso 21 novembre. Oggi il colpo di scena: una lettera del vescovo eletto nella quale comunica ai religiosi e ai fedeli della diocesi di essersi dimesso, firmandosi da emerito.

Le dimissioni lampo

Monsignor Baliña, rivolgendosi direttamente alla diocesi di Mar del Plata, si è giustificato dicendo di essersi "affrettato ad accettare subito, senza prendere coscienza del processo che stava avvenendo". Il ripensamento lampo non ha un solo motivo però, ce ne sono diversi. C'è una questione di salute che il presule di Buenos Aires ha ammesso di aver sottovalutato, preso dalla gioia della nomina: "da diversi mesi - ha spiegato nella lettera - sto lottando con un distacco della retina, con due operazioni e una prevista per febbraio". Alla luce di questa motivazione subito è arrivata la solidarietà dei fedeli di Mar del Plata. Non c'è solo questo dietro al passo indietro però. Lo stesso Baliña, infatti, ha menzionato senza approfondirle "altre situazioni personali e familiari" che hanno contribuito a rinunciare al ruolo.

Filo diretto col Papa

Monsignor Baliña fa parte di quella che si potrebbe definire la "generazione Bergoglio", avendolo avuto come arcivescovo dal 1997. E fu proprio con l'inizio della stagione bergogliana a Buenos Aires che Baliña ha cominciato ad assumere ruoli di responsabilità, diventando nel 1998 parroco della chiesa Resurrección del Señor, nel barrio Chacarita e poi dal 2009 parroco nella chiesa San Isidro Labrador. Con l'elezione al soglio pontificio di Francesco la carriera ecclesiastica del porteño è decollata fino alla nomina nel 2015 come vescovo ausiliare dell'arcidiocesi di casa. In questi anni il filo con l'ex arcivescovo non si è interrotto e Baliña è stato anche ricevuto in Vaticano per la visita ad Limina Apostolorum dei vescovi argentini nel 2019. Dopo la nomina a Mar der Plata comunicata il 21 novembre, il presule ha maturato la decisione delle dimissioni tenendo aperto il canale con Roma. Lui stesso lo ha rivelato nella lettera scrivendo che "dopo aver discusso meglio e consultato la Santa Sede, ho deciso di dare le mie dimissioni".

Il futuro

Il vescovo ormai emerito dopo appena 22 giorni ha scritto nella lettera che il suo futuro è nell'arcidiocesi di Buenos Aires dove attualmente si trova e dove, ha detto, continuerà ad offrire il suo "servizio sacerdotale". Quindi non più ausiliare. A 64 anni, dunque, il vescovo porteño va in pensione. "Mi dispiace deludere le aspettative, confido che questo dolore diventi fecondo.", si è scusato nella lettera.

Il dicastero per i vescovi, che ha il compito di raccogliere tutti gli elementi necessari per la valutazione dei candidati deve fare i conti con la forte autonomia di giudizio di questo Pontefice nella selezione, ma in questo caso qualcosa non ha funzionato nel discernimento del presule? In ogni caso, Mar der Plata non rimarrà senza vescovo diocesano perché è già stata annunciata oggi la nomina di monsignor Gustavo Manuel Larrazábal e i fedeli sono uniti nell' augurare al loro emerito Baliña una pronta guarigione.

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