Vaticano

"Santo subito". Il coro dei fedeli in piazza San Pietro

"Santo subito", è il coro unanime che si leva da Piazza San Pietro durante i funerali di Benedetto XVI. Il saluto commosso dei fedeli

"Santo subito". Il coro dei fedeli in piazza San Pietro

Una folla di gente è arrivata in piazza San Pietro per salutare un'ultima volta, in occasione del suo viaggio verso la casa del Padre, il Papa emerito Benedetto XVI. Presenti capi di Stato, membri di famiglie reali, teste coronate, leader di altre fedi ma soprattutto sacerdoti, suore, comunità e semplici parrocchie. Tra la moltitudine di circa 50mila persone anche un cartello: "Santo subito".

Tutti uniti nella volontà di rendere omaggio a un grande teologo che con la sua capacità analitica è riuscito a non apparire mai banale interrogandosi e sviscerando temi spinosi come il cosa volesse dire davvero il vivere cristianamente, le radici e la missione della civiltà europea, la vita di Gesù e i dogmi cristiani a fronte del relativismo moderno. Non a caso Papa Francesco durante l'omelia ha posto l'attenzione sulla "fiducia orante e adoratrice" che è "capace di interpretare le azioni del pastore e adattare il suo cuore e le sue decisioni ai tempi di Dio: 'Pascere vuol dire amare, e amare vuol dire anche essere pronti a soffrire. Amare significa: dare alle pecore il vero bene, il nutrimento della verità di Dio, della parola di Dio, il nutrimento della sua presenza". Bergoglio ha poi concluso la sua Omelia dicendo: "Benedetto, fedele amico dello Sposo, che la tua gioia sia perfetta nell'udire definitivamente e per sempre la sua voce!". Si tratta di una giornata unica nella storia per la Chiesa cattolica. Per la prima volta un Papa regnante celebra il funerale di un Papa emerito. Nel 1802 Pio VII partecipò a quelli di Pio VI. Concelebrano insieme a Bergoglio anche centotrenta cardinali, trecento vescovi e quasi tremilasettecento sacerdoti giunti da ogni parte del mondo.

I cori e i cartelli: "Santo subito"

In una piazza dal cielo grigio e silenziosa come raramente è stata, dove gli unici rumori possibili da sentire sono i canti del coro e le parole di chi presiede la Messa, c'è stato tempo anche per un po' di colore e allegria. Erano presenti, infatti, diversi gruppi di pellegrini bavaresi vestiti nei costumi tradizionali del proprio Land. Alcuni di loro hanno esposto bandiere tedesche e striscioni di ringraziamento nella sua lingua madre: "Danke Benedikt". Mentre le campane rintoccavano a morto si è levato un lungo applauso e un coro: "Santo subito". Coro ripetuto dalla folla dei fedeli anche dopo l'ultimo "Amen" pronunciato da Papa Francesco. Una scena simile avvenne anche durante i funerali di Giovanni Paolo II. Una speranza di tanti fedeli che è stata scritta anche su cartellone tenuto da una suora presente in Piazza San Pietro. A confermare la possibilità è stato l'arcivescovo Georg Gaenswein, segretario personale di Benedetto XVI per oltre 18 anni, dalla sua elezione a pontefice fino alla sua dipartita. Alla televisioe cattolica statunitense Ewtn ha detto: "Penso che si andrà in quella direzione". Anche alla luce di quanto fatto con Giovanni Paolo II, beatificato nel 2011, sei anni dopo la sua morte, e santificato nel 2014. Il nodo per Benedetto XVI sono proprio i tempi. Infatti, all'interno del Collegio cardinalizio quanto fatto per il predecessore di Ratzinger non vorrebbe essere ripetuto. Al contrario, secondo molti cardinali, prima di prendere decisioni così importanti per la Chiesa sarebbe meglio far passare più tempo.

Allo stesso tempo, però: vox populi, vox Dei.

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