Per il Genoa doveva essere l'ultima partita dell'anno, doveva essere l'incontro dedicato ai festeggiamenti e invece sarà semplicemente l'ultimo match della regular season. Probabilmente Teramo-Genoa, in programma oggi alle 15 allo stadio Comunale della città abruzzese, potrebbe poi essere anche l'antipasto di quello che sarà la prima sfida dei play off. Sicuramente rappresenta il ritorno in panchina di Giovanni Vavassori. Per preparare la squadra in settimana il tecnico di Arcene ha puntato molto sull'aspetto psicologico. «In questo momento, più che i moduli, contano la determinazione e la voglia di risultato e chi va in campo deve denotare una buona condizione fisica e psicologica - ha dichiarato l'allenatore prima della partenza per l'Abruzzo - In settimana abbiamo ripassato i fondamentali princìpi di gioco, ma i ragazzi ormai hanno delle buone conoscenze sotto questo profilo. Le ultime vicissitudini possono aver creato qualche lieve scompenso: a maggior ragione dovremo fare leva su determinate prerogative. È mia opinione che i giovani non subiscano più condizionamenti, rispetto ai compagni esperti, in presenza di certe pressioni. È' una questione di carattere, non di età, saper sopportare le tensioni». E così diventa difficile anticipare la formazione anche se il ritorno al 4-4-2 sembra scontato.
La partita di Teramo, in uno dei campi più piccoli della categoria (sessanta per cento metri), dovrebbe rappresentare il ritorno di Stellini a sinistra al posto di Moretti con l'avanzamento a centrocampo, sulla destra, di Lamacchi che nel ruolo di centrale dovrebbe essere rimpiazzato da Fusco. Nel cuore del campo si dovrebbe poi tornare alla diga composta da De Vezze e Coppola anche se non è da escludere l'impiego di Mamede. Resta invece un rebus l'attacco con la coppia Caccia-Grabbi favorita.
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