Vecchi e fatiscenti: edifici bocciati in sicurezza

Vecchi e fatiscenti gli edifici scolastici nel Lazio, e a Roma in particolare, dopo anni di centrosinistra. Milioni spesi ogni anno dal Comune di Roma per portare poche centinaia di bambini rom a scuola, mentre tetti e infissi continuano a marcire, tanti impianti elettrici restano fuori norma e pericolosi, le scale anti-incendio esistono spesso solo sulla carta. A dipingere il quadro drammatico è l’ultimo rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente, datato 13 marzo 2008.
Una pagella piena di pessimi voti redatta da un’associazione non certo vicina al centrodestra. Nel Lazio 680 edifici delle scuole dell’obbligo, il 46,8 per cento, sono stati costruiti oltre trent'anni fa, eppure solo 194 (il 13,28 per cento) hanno avuto interventi di manutenzione negli ultimi cinque anni. Largamente disatteso anche il rispetto delle normative di legge sulla sicurezza: il 47,98 per cento non ha il certificato di agibilità statica e il 46,32 non possiede il certificato igienico-sanitario. «Su 1453 edifici della scuola primaria e secondaria di primo grado censiti ben 680 (il 46,8 per cento) hanno più di trent’anni, - si legge nel dossier di Legambiente - mentre 773 (il 53,2) sono stati costruiti dopo il 1974 (anno in cui la legge ha stabilito i criteri di edilizia antisismica), e solo 68 (il 4,6) sono stati edificati dopo il 1990». L’11 per cento degli stabili risale invece a prima della seconda guerra mondiale.
Tanti anni, e portati male. «Solo 194 istituti hanno avuto interventi di manutenzione straordinaria negli ultimi cinque anni, - evidenzia il monitoraggio di Legambiente - il 13,28 per cento su un totale di 1461 edifici». Ma se in provincia di Latina il 66 per cento degli edifici ha beneficiato di un make-up, in provincia di Roma si scende al 9,7 per cento. Nella capitale, in sostanza, in un anno solo due edifici su 100 vedono qualche operaio salire le scale e ristrutturare impianti elettrici e sottotetti. Le altre 98 restano in attesa che non piova dal tetto. Per le responsabilità rivolgersi a Veltroni (elementari e medie) e Gasbarra (superiori).
E la sicurezza? Una scuola su due (il 47,98 per cento) non ha il certificato di agibilità statica. Buio pesto sul fronte pulizia, una scuola su due (46,32) è priva del certificato igienico-sanitario. Il 10 per cento degli istituti sorge a meno di 60 metri da una pompa di benzina. Appena il 3,5 per cento ha effettuato negli ultimi due anni interventi di bonifica dell’amianto, mentre i casi sospetti che toccano il 10 per cento degli edifici.
Va un po’ meglio riguardo il rischio incendi, visto che il 74, 21 per cento delle scuole ha il certificato anti-incendi dei vigili del fuoco.

Ma una scuola su quattro rischia cortocircuiti accidentali o sovraccarichi di tensione. E nel 25 per cento degli stabili gli impianti elettrici non sono neppure a norma: fili scoperti, plafoniere esposte direttamente alla pioggia. E anche qui c’è solo da toccare ferro.

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