Baby narcotrafficanti ad Ardea. Addestrati come vedette in caso dirruzione dei carabinieri, pronti a disfarsi della droga gettandola nel water. Capaci persino di bloccare i militari per far guadagnare tempo ai loro boss. Bambini bosniaci di cinque e sei anni utilizzati come sistema antintrusione da una gang di trafficanti di cocaina. A scoprirli i carabinieri del nucleo operativo di Anzio dopo una serie dindagini su una centrale di smistamento di droga, unorganizzazione criminale in grado di rifornire locali notturni e discoteche del litorale sud della capitale.
«Per concludere loperazione senza correre rischi - sottolinea il tenente dei carabinieri Claudio Palombo, comandante interinale della compagnia di Anzio - abbiamo studiato a fondo le abitudini degli abitanti di una casa frequentata da tempo da alcune famiglie nomadi dorigine slava». Dopo settimane di appostamenti e pedinamenti nella zona tra la Rocca e la campagna, laltra sera cè stato il blitz in un casolare allapparenza abbandonato. Il tutto è durato pochi secondi, ma sufficienti per bloccare i ragazzini e ammanettare gli spacciatori alle prese con il taglio e il confezionamento della polvere bianca.
«I piccoli guardiani stavano già per sbarazzarsi della droga buttandola nello scarico del bagno - continua il tenente Palombo - li abbiamo fermati in tempo per non distruggere le prove. Non sono chiari ancora quali siano i legami di parentela con gli arrestati. Certo è che si tratta di etnia slava».
A finire nel carcere di Velletri con laccusa di detenzione di droga ai fini di spaccio due uomini: H.I., 60 anni di Sarajevo e S.M., 23 anni di Zagabria. Sequestrato un chilo e 600 grammi di coca, mezzo chilo di mannite e altre sostanze da taglio nascoste in vari anfratti dellabitazione, denaro contante e le attrezzature utilizzate per diluire la roba e ottenere il massimo guadagno.
Sono stati inoltre disposti tutti gli accertamenti del caso per assicurarsi che i bimbi non siano stati rapiti e appartengano realmente alle famiglie individuate dai carabinieri e alle quali sono stati riconsegnati.
Ed è di questa settimana, sempre ad Ardea, la drammatica notizia di un nonno 70enne che ha abusato per mesi della nipote minorenne, a lui affidata dai genitori durante le ore lavorative.
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