«La vedova» non batte i gialli italiani

Quest'estate si configura una battaglia tra poliziotti di carta. Se settimana scorsa il commissario Ricciardi ha superato il commissario Montalbano, questa settimana il molto atipico funzionario di polizia Rocco Schiavone li supera entrambi. Il nuovo libro di Antonio Manzini 7-7-2007 (Sellerio) arriva infatti in cima alla Top ten con ben 12mila e ottocento copie. Al secondo posto Maurizio De Giovanni con Serenata senza nome. Notturno per il commissario Ricciardi (Einaudi) che si mantiene poco sopra le novemila copie. Andrea Camilleri, invece, con L'altro capo del filo (Sellerio), forse il romanzo più cupo del ciclo di Montalbano, si attesta sulle ottomila e settecento copie. Dando così dimostrazione di un'ottima tenuta anche sul lungo periodo.

Al quarto posto seppure molto staccata dal terzetto di testa si posiziona invece la campionessa della letteratura in rosa Simonetta Agnello Hornby con Caffè amaro (Feltrinelli) che recupera una posizione rispetto settimana scorsa attestandosi sulle quattromila e seicento copie, dando anch'essa prova di tenuta. Subito alle sue spalle un altro giallo, però a sfondo storico: L'abbazia dei cento inganni del bestsellerista Marcello Simoni (Newton Compton).

Tolto il dominio del thriller - fenomeno di cui vi abbiamo già accennato - e il fatto che per ora l'estate si va delineando come caratterizzata da un netto dominio in classifica degli autori italiani (non c'eravamo più abituati), va notato che il super bestseller annunciato per il momento in Italia non sfonda. Stiamo parlando della Vedova di Fiona Barton (Feltrinelli). Per carità, è in Top ten da un po' e questa settimana occupa il nono posto con tremila duecento copie più spiccioli.

Però se all'estero il thriller di questa tardiva (ha 59 anni) esordiente inglese si sta rivelando un vero e proprio schiacciasassi (tradotto in 32 paesi), in Italia non riesce a sfondare. Però l'estate è ancora lunga...

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