Veltroni fa il pacifista con Frattini nel mirino

RomaIl ministero degli Esteri esprime «forte preoccupazione» per le vittime innocenti tra i civili palestinesi e lancia a Israele un «appello accorato» perché si evitino altre azioni contro di loro e si assicurino aiuti umanitari. Franco Frattini è convinto che si debba «trovare un accordo in Consiglio di sicurezza dell’Onu» e sostiene l’importanza di una mediazione europea per arrivare al cessate il fuoco. Ma si augura, per questo, che l’Ue «ritrovi l’unità».
La posizione italiana è chiara: si riconosce il «diritto all’autodifesa di Israele», anche dopo l’attacco di terra nella striscia di Gaza seguito ai bombardamenti, e si condanna la violazione della tregua da parte di Hamas. Per contribuire a far tacere le armi e a isolare il terrorismo il ministro incarica il direttore generale per i Paesi del Mediterraneo e Medio Oriente, l’ambasciatore Cesare Ragaglini, di incontrare rappresentanti del governo israeliano e dell’autorità palestinese per valutare la situazione in atto e le prospettive di un’azione dell’Italia.
Troppo poco per il centrosinistra e Walter Veltroni giudica «inadeguata» la posizione di Frattini. «Facciamo appello per un immediato aiuto umanitario alle popolazioni civili - dice - e chiediamo che la parola torni alla politica». Per il leader del Pd l’Europa appare «divisa e incerta», mentre la situazione drammatica richiede «una forte iniziativa, come in Libano», per ottenere una tregua immediata. Veltroni critica Frattini anche per le assicurazioni di qualche giorno fa che non ci sarebbe stata un’offensiva di terra da parte di Israele e il ministro ombra Pierluigi Bersani, dopo un incontro a Ramallah con il consigliere politico del presidente dell’Anp Abu Mazen, Nemer Ammad, spiega che la politica israeliana sta minando «il ruolo e il prestigio» dei palestinesi moderati. L’Ue, per Piero Fassino, dovrebbe inviare osservatori e forze necessarie a garantire il rispetto di una tregua, come è stato fatto due anni fa in Libano.
Attaccando Frattini, come fanno Prc e Pdci, anche il portavoce dell’Italia dei Valori Leoluca Orlando insiste su una forza internazionale di pace e chiede al governo di lavorare per l’immediata convocazione del Consiglio di sicurezza Onu. Per un intervento Ue con una missione di pace si pronuncia il leader dell’Udc, Lorenzo Cesa.
Le critiche a Frattini di Veltroni vengono respinte da diversi esponenti del Pdl. Daniele Capezzone definisce «surreale» l’attacco del segretario del Pd; per Fabrizio Cicchitto Veltroni alimenta una polemica «ad uso interno del suo partito»; sia Gaetano Quagliariello sia Margherita Boniver ricordano che il 31 dicembre Frattini «ha chiesto a nome dell’Italia il cessate il fuoco, e ancor prima si era attivato per l’invio di convogli umanitari».

«Forse - osserva Quagliariello - Veltroni non se n’è accorto perché troppo impegnato a cercare di capire se la linea del suo partito sul Medio Oriente è quella espressa da D’Alema (che ha sostenuto la necessità di trattare con Hamas per arrivare alla pace, ndr) o quella comunicata da Fassino alle Camere».

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