Roma

Veltroni, questione di simpatia

Veltroni, questione di simpatia

Silvia Marchetti

C’è l’astronauta, il trasvolatore dell’Everest, il musicista americano, il carabiniere e la rammendatrice «storica». Gente comune e personaggi famosi, romani e italiani, ma anche stranieri, per un premio a tutti gli effetti glocal, ossia locale e internazionale. Ieri sera in Campidoglio si svolgerà la XXXV edizione del Premio Simpatia: a 40 persone che si sono distinte in vari campi il sindaco Veltroni ha consegnato una rosa di bronzo, diventata ormai il simbolo del più antico riconoscimento capitolino. Il premio è stato istituito nel 1965 dallo scomparso Domenico Pertica, personaggio poliedrico della scena romana. Attore con Fellini, pittore, scrittore, giornalista ma soprattutto anima pensante della città, Pertica è stato il grande valorizzatore della cultura e delle tradizioni romane, ha salvaguardato monumenti e riqualificato periferie. Pertica era un uomo «che ha amato la città ma soprattutto la gente», sottolinea la figlia Manuela, vicepresidente del Comitato romano incremento attività produttive, curatore dell’evento. Per Igor Man era il Cocteau di Testaccio, per molti altri «il fustigatore delle istituzioni». E chissà allora che cosa avrebbe pensato del premio assegnato ieri sera «a sorpresa» allo stesso Veltroni, per aver «fronteggiato» i pellegrini piovuti sul Vaticano per la successione tra Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
La novità di quest’anno è una signora veramente straordinaria: l’ottantaquattrenne Albertina Fiorini, che da più di settant’anni fa la rammendatrice a Testaccio. È stata premiata la sua grande capacità di sopravvivenza in un momento di crisi per le botteghe tradizionali, travolte dall’onda cinese. Tra gli eroi cittadini, c’è il maresciallo del carabinieri Salvatore Veltri, che ha fermato il «folle» che poco tempo fa minacciò di farsi saltare in aria alla riunione dei testimoni di Geova. Ma c’è anche la squadra di pronto intervento dei vigili del fuoco che il 26 marzo scorso ha bloccato un altro «folle» che intendeva gettarsi dalla cupola di San Pietro, e i due ispettori Trambus che il 20 gennaio salvarono una donna che stava per gettarsi da un parapetto. Storie non certo di routine. Per i personaggi «famosi», oltre a Fiorello («questa è la mia laurea», ha commentato soddisfatto lo show-man, prima di «consegnare» il premio al sindaco) e ai calciatori Fabio Liverani (Lazio) e Valerio Virga (Roma) - entrambi impegnati nel sociale - c’è anche Roberto Vittori, l’astronauta viterbese che ha partecipato alla missione Eneide. Ma le prodezze più curiose sono del siciliano Angelo D’Arrigo, campione di sport estremi che l’anno scorso ha sorvolato in deltaplano l’Everest, e del musicista di New York Robert McDuffie, che esegue i suoi concerti sul violino di Paganini. Ci sono anche gli alunni della scuola media Moscati che hanno ideato la caccia al tesoro al Foro Italico «Studiando la storia imparando», e l’associazione «Handy cup» per la regata annuale che da Cala Galera fino a Napoli vede protagonisti disabili e detenuti.

Tante le donne premiate, tra cui quelle del comitato «Colle incantato» dell’Esquilino, impegnate nei temi della famiglia e dell’integrazione sociale.

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