Bologna - Veltroni è indietro nei sondaggi e lo sa benissimo. Però ostenta sicurezza. Lo fa per galvanizzare i suoi perché in campagna elettorale la regola numero uno è questa: mai perdersi d'animo e trasmettere segnali di debolezza. Non dice se sarà "una vittoria sicura" ma il candidato premier del Pd è soddisfatto perché, a due settimane dall’avvio del tour elettorale, "è cambiato il clima della politica che era fatto di odio, cupezza e contrapposizione".
L’ex sindaco di Roma ha visitato questa mattina la Ducati Motor a Bologna e a chi gli chiedeva, dopo una visita ai reparti dell’azienda e un incontro con il top manager, un commento su una sua intervista rilasciata a un quotidiano vicentino dove esprimeva sicurezza sul risultato del voto da parte del Pd, con i giornalisti è tornato a mostrarsi cauto: "Non l’ho ancora vista pubblicata quella intervista. Se devo giudicare dall’accoglienza di tutti, anche degli operai della Ducati che ho visitato questa mattina lontano dalle telecamere perché non mi piacciono le cose spettacolari, se devo giudicare dalla gente che incontro per strada, devo dire che c’è un clima nuovo di affetto e di partecipazione, un clima di entusiasmo che non avevamo da tantissimo tempo". Questa, aggiunge il segretario del Pd, "è già una buona base perché in una politica fatta di odio, cupezza e di contrapposizione mandiamo un messaggio di serenità e di cambiamento che evidentemente sta dando i suoi risultati". Al termine della visita Veltroni ha lasciato un messaggio sul libro che raccoglie tutte le firme degli ospiti al "Museo della Ducati": "Nel tempio del talento, della ricerca, del lavoro. Nel tempio dell’Italia che corre e che vince. Walter Veltroni".
"Il Pd vincerà" "Non ci sarà pareggio, il Pd vincerà le elezioni. Ne è convinto il leader di Pd che ribadisce il concetto oggi in un’intervista pubblicata sui quotidiani veneti del gruppo Espresso. "Io non credo in un pareggio - dice Veltroni - il Pd si batte per raggiungere un successo. Ora siamo già al testa a testa. Ma in tutti i casi lo ripeto: insieme vanno scritte le regole, il governo è cosa diversa, i due schieramenti hanno idee e programmi alternativi e non ci saranno grandi coalizioni".
"Non siamo un'Arca di Noè" "Il fatto che in uno stesso partito e in uno stesso progetto programmatico si riconoscano imprenditori e operai è il tratto del Pd che stiamo costruendo. Sì è una vera novità.
Ma il nostro - aggiunge Veltroni - non è un partito patchwork, al contrario, è una forza con una precisa identità e con un programma sottoscritto da tutti. Il cuore del nostro progetto è un patto tra chi lavora per far ripartire l’Italia. Ecco, in questo senso, il paragone con il new deal mi piace, come quello con la nuova frontiera".
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