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Veltroni-Tremonti: battibecco sulla social card

Il leader del Pd: "E' umiliante per chi è costretto a usarla, e molte volte non funziona". La replica di Tremonti: "Ne sono state attivate 423mila. Si può polemizzare su tutto ma non sulla povertà". Riaperti i termini per fare la domanda

Veltroni-Tremonti: battibecco sulla social card

Roma - La social-card è "umiliante" per chi è costretto ad usarla, anche perché molte volte "non funziona". Il segretario del Pd Walter Veltroni, attacca a testa bassa il governo: criticando la "social-card"  spiega che chi la usa deve affrontare l’imbarazzo di rivelare a tutti la propria condizione di bisogno e, peraltro, a volte inutilmente: "Ho letto sui giornali che in un terzo dei casi non funziona, è una cosa umiliante, non propria di un Paese civile".

Tremonti: non si polemizza sulla povertà A stretto giro di posta arriva la risposta del ministro dell'Economia Giulio Tremonti: "Da un mese a questa parte, nonostante le feste natalizie, sono state attivate 423mila social card". Tremonti rigetta al mittente le critiche dell'opposizione: "Il dato dimostra il carattere non giusto di queste polemiche. Si può polemizzare su tutto ma, per favore, non sulla povertà".

Riaperti termini ricarica "Nostra intenzione - continua il ministro - è riaprire i termini" per consentire a chi non ha fatto domanda della social card entro fine dicembre di usufruire la ricarica di 120 euro relativa a ottobre, novembre e dicembre".

Vito: 664mila acquisti Il ministro dei Rapporti con il parlamento Elio Vito durante il question time alla Camera ha rilevato che sino ad ora le transazioni effettuate con la social card sono state oltre 644mila con un importo medio di 33 euro. "Secondo quanto comunicato dal dipartimento del Tesoro - ha detto Vito - le carte acquisti regolarmente caricate ad oggi risultano 420mila unità rispetto alle circa 580mila richieste pervenute al 31 dicembre 2008. L’Inps - ha sottolineato - ha fatto sapere che tutte le richieste risultano evase rispetto ai tempi stabiliti".

Le anomalie "In particolare - ha aggiunto il ministro - le domande che non presentano anomalie risultano caricate nei due giorni successivi la domanda. Non è perfezionata la procedura di caricamento - ha spiegato - se ci sono o irregolarità rilevanti tra i dati forniti e quelli presenti nelle banche dati delle pubbliche amministrazioni, oppure quando vi sono accertamenti sui requisiti necessari. In questo ultimo caso l’Inps comunica ufficialmente i motivi. Alla data odierna non risultano dichiarazioni ufficiali dalle Poste o dall’Inps che giudicano complicato il processo di concessione della carta acquisiti".

Controlli rigorosi "È ovvio - ha precisato Vito - che l’ambito di utilizzo della carta richiede un rigoroso controllo dei requisiti richiesti e che la carta stessa sia distribuita dopo un equo e accurato accertamento: questo è un elemento di garanzia soprattutto per gli aventi diritto e che riduce gli elementi di ingiustizia".

In base ai dati del dipartimento del Tesoro, ha annunciato Vito, "ad oggi ci sono state oltre 644mila transazioni negli esercizi sul territorio nazionale per un importo medio di 33euro".

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