«Veltroni vuol isolare Storace da An»

Stefania Scarpa

L’attacco del sindaco Walter Veltroni a Francesco Storace e alla sua giunta regionale mette a repentaglio qualsiasi tentativo di instaurare un «clima sereno tra maggioranza e opposizione» ai vari livelli amministrativi. Ne è convinto il commissario della federazione romana di An, Gianni Alemanno, che ieri è tornato sulle dichiarazioni rese de Veltroni nel corso della trasmissione televisiva Matrix. Dichiarazioni scandalistiche su un concerto organizzato da Storace durante il suo mandato e definite da Alemanno «diffamatorie». Ma Alemanno guarda più lontano: «I tentativi del presidente Marrazzo di scaricare sul suo predecessore il buco economico della sanità regionale, i manifesti della sinistra che tappezzano Roma e purtroppo le pesanti affermazioni del sindaco di Roma a Matrix rientrano in un unico disegno. La realtà è che tutti questi attacchi si fondano su affermazioni non vere e sulla convinzione di poter isolare Francesco Storace dal resto di An».
Ma è tutta An, anzi tutto il centrodestra a sentirsi offeso dalla «televeltronata» di venerdì sera e a fare quadrato attorno a Storace. Il capogruppo di An in Campidoglio Marco Marsilio parla di un «puerile tentativo di Veltroni di seminare zizzania dentro Alleanza nazionale e di isolare Francesco Storace», mentre Bruno Prestagiovanni, vicepresidente del Consiglio regionale, si domanda «perché Veltroni abbia mostrato tanto nervosismo alla trasmissione Matrix. Forse le continue notizie negative che riguardano la sua maggioranza, non solo capitolina, hanno leso il suo proverbiale buonismo? Forse si è reso finalmente conto che la vetrina della Festa del cinema si sta infrangendo a causa dei molteplici problemi irrisolti di Roma che i cittadini sempre più lamentano senza che il centrosinistra sia recidivamente capace di intervenire?». Per Piergiorgio Benvenuti, il capogruppo di An al consiglio provinciale, «si tratta di una strategia diffamatoria per porre rimedio a una prima fase non positiva della giunta che attualmente amministra la regione, dando colpe ad altri e cercando di lanciare fango sulla destra politica nel nostro territorio». E il consigliere comunale di An Fabrizio Ghera sottolinea come «in molte occasioni il comune di Roma ha organizzato concerti e manifestazioni similari, a costi anche più onerosi rispetto a quelli menzionati, senza destare alcuna lamentela». Michele Baldi, capogruppo di Forza Italia in aula Giulio Cesare, tira in ballo anche la Provincia: «Mi piacerebbe che con la stessa dovizia di particolari Veltroni ci parlasse delle tante delibere culturali approvate e stanziate dalla maggioranza di sinistra della Provincia di Roma. Forse a quel punto dovrà constatare che certe accuse sarebbe più facile rivolgerle in casa propria».

E se Luciano Ciocchetti, segretario regionale dell’Udc, parla di «vendetta» di Veltroni «contro chi specie in questi giorni gli sta chiedendo conto, legittimamente, dell’incidente della metro», Francesco Giro, coordinatore regionale di Forza Italia, vede un Veltroni che «non sembra più interessato alle sorti della sua città e che preferisce imbastire polemiche senza senso pur di non rispondere ai cittadini delle scelte e delle tante omissioni compiute ai danni di una Capitale sempre più degradata e abbandonata a se stessa».

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