Il calcio è malato ed è grave, ma è peggio quando è ubriaco. Luglio, prematura aria di derby. Bobo Vieri passa al Milan, le nuove strisce rosso-nere a qualcuno non vanno giù.
Si chiama Stefano G., 31 anni, professione tifoso. E in più ha bevuto. Parecchio. È luna di notte. Stefano alticcio si aggira per le strade di Milano. Quattro passi in centro per smaltire la sbornia. Altri due ed è già in via de Amicis. Uninsegna attira la sua attenzione: «Baci&Abbracci», il locale trendy di Bobo-gol e dellamico Christian Brocchi.
Accecato dal «credo» calcistico, o forse da un «Negroni» di troppo, Stefano G. si mette a tirare sassi contro la vetrina. Danni gravi nessuno, per carità. Solo qualche ammaccatura ai cristalli.
«Vendetta» dun ubriaco interista
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.