Politica

La vendetta di Tom Ford su Saint Laurent

da Parigi

Il pettegolezzo più gustoso orecchiato alle sfilate dell’alta moda di Parigi riguarda inevitabilmente Tom Ford. L’insostituibile stilista texano che 15 mesi fa ha abbandonato la direzione artistica di Gucci e Yves Saint Laurent potrebbe tornare sulla scena proprio per il grande marchio francese disegnato oggi dal suo ex assistente Stefano Pilati. Pare infatti che il Gruppo Ppr (Pinault Printemps Redoute) stia per vendere la divisione beauty di Saint Laurent a Estée Lauder, il colosso cosmetico americano con cui Ford ha recentemente siglato un accordo di collaborazione. Lo sostiene la newsletter del magazine francese L’Expansion, citata anche in un articolo del settimanale italiano Fashion. Inutile dire che nessuno crede alla casualità dell’evento, anche perché dividere il ramo cosmesi da quello ultimamente ben poco fruttifero dell’abbigliamento e degli accessori sarebbe un’autentica follia. La Yves Saint Laurent Beauté ha registrato vendite per 630 milioni di euro nel 2004 con un utile di 22,9 milioni. Invece la divisione moda, pur avendo ridotto le perdite a 69 milioni di euro, nel primo trimestre 2005 ha visto scendere i ricavi del 3,6 per cento a quota 39 milioni. È inoltre noto che il pomo della discordia tra il designer americano e il potente gruppo francese che dall’aprile 2004 ha il controllo totale di Gucci Group fosse proprio la direzione creativa di Ysl. «Lui ci teneva da morire, loro volevano che si occupasse solo della griffe delle due G per cui hanno previsto il raddoppio del fatturato entro i prossimi sette anni» sostengono i ben informati, dimenticandosi di sottolineare che il consolidato di Gucci ammonta alla folle cifra di 1.600 milioni di euro. Tutto questo e tutto insieme rende plausibile l’ipotesi di una cessione totale da parte di Ppr al miglior offerente ovvero la Estée Lauder con dietro Ford. «A noi risulta il contrario - dice un alto dirigente del Gruppo Lvmh (Louis Vuitton Moet Hennessy), rivale storico di Ppr - Pinault vorrebbe liberarsi della patata bollente del marchio Saint Laurent, ma gli americani vogliono solo la bellezza che è senza ombra di dubbio una gallina dalle uova d’oro».

L’unica certezza per il momento è che a tutti manca moltissimo tanto lo stile quanto lo stilista più sexy del mondo.

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