Vendevano gli esami, 17 professori indagati

da Bari

Il prezzo di un esame oscillava tra i 500 e i 3.000 euro; per una tesi «clonata», invece, era necessario sborsare di più, tra i 3.500 e i 4.500 euro; ma c’era anche la possibilità di acquistare un pacchetto: cinque esami più tesi di laurea al costo di tredicimila euro, tutto compreso. Era questo il tariffario scoperto dai carabinieri nel corso di indagini su una vera e propria esamopoli che si sarebbe sviluppata alla facoltà di Economia e commercio dell’università di Bari, un’inchiesta che nel giro di poco tempo si è allargata coinvolgendo una serie di insospettabili. Adesso gli indagati sono saliti a 34: metà sono studenti, gli altri sono professori e dipendenti accusati a vario titolo di associazione a delinquere, corruzione, concussione e falso.
A palazzo di giustizia vige il massimo riserbo. I retroscena di questo mercato degli esami sono stati ricostruiti dai carabinieri in un voluminoso dossier consegnato al magistrato inquirente, il sostituto procuratore del Tribunale di Bari Francesca Romana Pirrelli, che su questo scandalo ha ricevuto una valanga di esposti. «Il quadro emerso – c’è scritto in quelle pagine – fotografa uno spaccato istituzionale di estremo degrado nel quale gli interessi sono divenuti prassi consolidata». Insomma, secondo gli investigatori il fenomeno era diffuso: soldi in cambio di esami, tariffe prestabilite con prezzi che variavano a seconda del grado di difficoltà delle prove da superare, minacce agli studenti che non ne volevano sapere di pagare.
I militari nel dossier definiscono «davvero preoccupante il contorno in cui i fatti compendiati nell’indagine trovano origine». Nel corso dell’inchiesta i carabinieri hanno effettuato appostamenti e hanno anche documentato il passaggio delle tangenti: è tutto finito nella relazione consegnata al pm, un dossier supportato da indagini bancarie e anche da diverse intercettazioni telefoniche. Proprio da un conversazione captata è affiorata l’ombra del business legato alle tesi di laurea, messe in vendita insieme a promozioni garantite agli esami da sostenere: un pacchetto che costituiva il piatto forte dell’organizzazione che manovrava il mercato.

In quella chiacchierata finita nel rapporto dei carabinieri parlano due docenti, e uno dice all’altro: «Tu sai cos’è la clonazione? Le tesi clonate sono quelle dove è stata cambiata… sì dove è stata tolta la copertina…tolta la copertina con un altro titolo, poi introduzione, capitoli e tante pagine. Questo significa clonazione». La conversazione prosegue: «Ora questo fatto sai chi l’ha fatto? Tutti, tutti, eccetto pochissimi».

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