Venerdì 17: butta il gatto nero dal finestrino

Era il 1969 quando spopolava la canzoncina dello Zecchino d’Oro, «Volevo un gatto nero». E’ passato più di mezzo secolo e se il motivetto è divenuto un classico da annoverarsi anche nelle suonerie dei cellulari, la superstizione sui mici color della notte non si è purtroppo mai spenta. Venerdì scorso, data:17, un micetto nero di due mesi è stato lanciato dal finestrino di un’automobile di colore grigio, che si immetteva sulla tangenziale nord all’altezza di Cinisello Balsamo.
Chi ha visto il gesto ha tentato, senza riuscirvi, di annotare la targa. «Lanciamo un appello a chiunque altro possa aver assistito alla scena, affinché attraverso la testimonianza si possa risalire alla persona che ha compiuto questo grave gesto, soggetto a condanna penale» ha dichiarato Ermanno Giudici, capo del nucleo delle Guardie Zoofile e presidente dell’Ente nazionale protezione animali di Milano.

Il micio, in cura dai veterinari dell’Enpa, ha riportato traumi e gravi escoriazioni a causa di un gesto da basso medioevo: inveire contro innocenti capri espiatori per scongiurare la iella di un venerdì 17.
«Mi avevi promesso un gatto nero. Mi hai dato un gatto bianco e io non ci sto più». Diceva la canzoncina. E pensare che per un gatto nero, io ti ho ben dato un «coccodrillo» vero! Apostrofava.

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