Venezia -
Ieri sera Ermanno Olmi, all’aeroporto Nicelli, questa sera il gala finale nel giardino del Des Bains… Venezia ha chiuso così il suo aspetto glamour, e per quello che si è visto nel corso di questi dieci giorni, anche qui si è trattato di una Mostra in tono minore…Troppe feste considerate esclusive e che rimanevano desolatamente vuote, altre talmente piene da scoppiare e da far sì che nessuno si divertisse veramente.
Trecento ospiti per Olmi Olmi è stato festeggiato alla sua maniera, 300 ospiti rigorosamente placés in tavoli da otto (solo il Maestro aveva un tavolone da 38 amici, il clan Nonino e il clan Missoni al gran completo), altri duecento per un dopocena in forma di osteria con la terrazza dell’aeroporto del Lido ingombra di botti di rovere e vasi di terracotta, salumi e formaggi. Per tutti l’orchestra di Agostino Penna a fare da accompagnamento musicale un po’ in stile da sagra paesana, che è quello che il regista Leone d’oro alla carriera in fondo ama di più. Fra gli invitati, Celentano e Mori, ovviamente, Renzo Piano, Monica Guerritore, molta Rai, molto cinema italiano.
Per il gala del Des Bains ci ha pensato l’architetto Frank O. Gehry, mostro sacro nel suo campo, Leone d’oro alla carriera all’undicesima Mostra internazionale dell’Architettura. La festa è stata infatti pensata anche come anello di congiunzione fra una Biennale Cinema che chiude e una Biennale d’Architettura che si apre. Molti degli inviati di ieri ci saranno anche questa sera, senza bisogno di cambiarsi nemmeno di smoking….
Fin qui la cronaca finale, e resta lo spazio per un po’ di annotazioni a margine e in generale.
Tutti pazzi per Ciak Il party più affollato è stato quello organizzato dalla rivista Ciak (Cheek to Ciak si chiamava) pieno di giornalisti e attori italiani, con un dj che ci dicono famoso e che si chiama Principe Maurice. C’era tanta di quella gente che era meglio starsene fuori sulla terrazza dell’ Excelsior a prendere aria...
In mezzo alla Laguna il più chic Il più riservato ha avuto luogo su una barca tipica veneziana, un burchio di nome Timoteo in onore di Marco Bechis e del suo BirdWatchers: appena ottanta invitati compresi gli indios protagonisti del film.
Lusso sfrenato per Valentino Il più sontuoso, naturalmente, quello di Valentino, tenutosi regalmente a Venezia nello splendido Palazzo dei Leoni sul Canal Grande dove ha sede la collezione Guggenheim e dove dalla A di Afef alla T di Theron (Charlize) alla V di Vodianova (Natalia) l’alfabeto delle belle era al suo top. C’era però più moda e mondanità che cinema...
Quello di diva e donna il più calorico La Palma, anzi il Leone, del più calorico va invece a quello organizzato dal settimanale Diva e donna a Ca’ Vendramin Calergi: per 250 invitati sono andati via quasi 800 porzioni di dolce…
La Hathaway scappa all'Harry's Bar Il più blindato si è rivelato quello per il film Rachel Getting Married con Anne Hathaway al Luna Hotel Baglioni. Talmente blindato che la festeggiata alle 11 di sera ha tagliato la corda e se n’è andata a mangiare due spaghetti all’Harry’s Bar...
Locali che salgono e locali che scendono Che altro? Ah sì, L’Excelsior si fa sempre più pacchiano per il suo eccesso di gazebo e stand, il Des Bains mantiene la sua allure, ma rimane impenetrabile per gli incontri con i divi, il Quattro Fontane si conferma il regno dei cinefili e degli appassionati.
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