Maurizio Acerbi
Ci sarà anche Daniele Caimmi, al via della edizione numero 21 della Maratona Internazionale di Venezia, la prestigiosa lunga, che il mondo ci invidia, in calendario il prossimo 22 ottobre. Per il marchigiano sarà unoccasione di rivincita dopo lo sfortunato infortunio che gli ha impedito di partecipare ai recenti Europei. «Ho ricominciato ad allenarmi prima con le piccole distanze spiega Caimmi , correndo con mia moglie, perché anche lei si stava preparando per una maratona; poi con le lunghe, dandomi come obiettivo una maratona dautunno. Il percorso di Venezia mi piace molto afferma lazzurro , è scorrevole ed è bello correre qui perché cè sempre pubblico dallinizio alla fine. Mi impegnerò al massimo per fare una bella corsa e cercherò di arrivare bene». Scorrevole certo, soprattutto nella prima parte, lungo la riviera del Brenta. Qui, il podista medio deve stare attento a non spingere troppo perché poi potrebbe rischiare di pagare caro, dal 30° chilometro in poi lo sforzo iniziale. Consiglio che chi correrà per la prima volta sulle strade veneziane farà bene a tenere a mente, magari affidandosi al ricco parco di pacemakers che lorganizzazione metterà a disposizione degli atleti. Anche perché, novità assoluta, questanno ci sarà una lepre per scendere sotto le 2h 50.
Altre novità riguarderanno il percorso, a partire dalla suggestiva partenza di fronte alla settecentesca Villa Pisani. Altra new entry si registra al km 29,5 quando i maratoneti entreranno allinterno del Parco San Giuliano di Mestre (che con i suoi 760.000 metri quadrati costituisce larea verde, inserita in uno spazio urbano, più grande dEuropa) dove percorreranno approssimativamente 3 chilometri. Qui sarà importante, come scritto, arrivare con benzina nel motore perché subito dopo si dovrà affrontare il temuto Ponte della Libertà, una striscia rettilinea dasfalto di quasi 4 chilometri (che paiono interminabili, soprattutto quando soffia vento contrario) che congiunge la terraferma alla laguna; il consiglio è quello di accodarsi a qualche compagno di percorso perché così riuscirete a superare linevitabile momento di sconforto. Il tutto, poi, fino al tradizionale passaggio sui tredici ponti e del magico attraversamento del ponte di barche sul Canal Grande che, da solo, vale la fatica dei 42 chilometri.
«Venezia città dacqua e a migliaia di chilometri unAfrica che ha sete». Il legame tra queste due parti del mondo, così lontane e diverse, non poteva trovare miglior binomio che nel progetto Run for Water, Run for Life: corri per lacqua, corri per la vita. «Per noi è molto importante spiega Lorenzo Cortesi, segretario generale di Venicemarathon che questa maratona sia anche un mezzo per poter aiutare chi ha bisogno. Per questo ci siamo impegnati affinché Africa Mission Cooperazione e Sviluppo potesse essere comunicata nel modo più chiaro possibile e raggiungesse tutti con un messaggio forte. Un forte aiuto su questo aspetto ce lo sta fornendo anche Tim, Silver Sponsor della maratona, che vorrei ringraziare perché metterà a disposizione, dal 5 al 25 ottobre, il numero 48565 per linvio di Sms solidali. Inviando un semplice Sms si potrà donare 1 euro e collaborare, così, alla costruzione di nuovi pozzi per lacqua potabile nella più arida regione dUganda».
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