Venti discariche controllate Così la situazione è serena

In Sicilia la situazione è sotto controllo. Non a caso circa un anno fa quintali di rifiuti campani sono stati portati nella discarica di Castellana Sicula, in provincia di Palermo. Da 450 discariche abusive si è passati, inoltre, a sole 20 discariche, tutte controllate. Ma è una calma «ad orologeria». Se, infatti, non saranno realizzati i quattro termovalorizzatori già programmati e finanziati, bloccati dai veti incrociati degli ambientalisti e del ministro Pecoraro Scanio, nel giro di qualche anno l’Isola potrebbe essere un nuovo fronte di emergenza. Di qui l’appello del governatore Salvatore Cuffaro, lanciato qualche giorno fa al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, perché si sblocchi la realizzazione dei nuovi impianti di Bellolampo, Casteltermini, Augusta e Paternò: «Sappia, il presidente Napolitano, che anche noi, in Sicilia, viviamo la stessa profonda preoccupazione.

Ed è per questo che ci rivolgiamo a lui affinché lanci un segnale al governo in modo che la Sicilia possa essere messa nelle condizioni di guardare al futuro serenamente e di portare a compimento un piano di gestione dei rifiuti che ha già avuto il via libera da Bruxelles».

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