Venti punti in più fanno sorridere Formigoni (e la Lega)

Un sondaggio Euromedia Research fotografa la distanza abissale tra gli schieramenti in campo

Se i risultati sono quelli annunciati dai primi sondaggi, Pdl e Lega avranno una maggioranza schiacciante in Regione. Roberto Formigoni vince, ma con una percentuale non altissima, così da far scattare l’intero premio di maggioranza e portare al Pirellone tutti e sedici i candidati dell’elenco bloccato.
La rilevazione per Panorama (che la pubblica sul numero oggi in edicola) è di Euromedia Research, la società di Alessandra Ghisleri che si dedica ad anticipare i trend elettorali ed è stata realizzata nei giorni tra l’11 e il 16 febbraio, ovvero prima degli ultimi smottamenti giudiziari a Trezzano, ma la tendenza sembra ben definita. Roberto Formigoni è al 55,7 per cento (con una forbice che punta al 59), Filippo Penati al 34,1 e Savino Pezzotta al 4,8 per cento. Gli indecisi e coloro che dichiarano di non voler votare sono intorno al 35 per cento, un dato decisamente inferiore rispetto ad altre Regioni. Ciò significa, secondo gli esperti, che la decisione di votare Formigoni è abbastanza assestata.
Tra le novità dell’ultima ora l’alleanza elettorale con l’Alleanza di centro per la libertà, di cui è segretario Francesco Pionati, ex notista politico del Tg1, uscito dal partito di Casini in disaccordo con la linea politica anti Pdl. È stato Roberto Formigoni a spingere per aggiungere ai simboli di Pdl e Lega una lista che evoca il centrismo democristiano. È la prima volta da quindici anni, infatti, che in Lombardia i partiti del Pdl corrono senza l’intesa con l’Udc e la scelta è sembrata a Formigoni la migliore per evitare azioni di disturbo di Pezzotta, soprattutto nell’area di Bergamo, che è un po’ la roccaforte dell’ex segretario della Cisl.
Un’altra delle incognite riguarda il peso della Lega. Alle regionali del 2005 la Casa delle Libertà aveva raccolto il 53,4 per cento dei voti: Forza Italia aveva avuto il 26% dei voti, An l’8,7 e l Carroccio il 15,8. Nella coalizione c’era anche l’Udc che aveva raccolto il 3,8. Alle europee 2009 il Pdl era al 33,9, la Lega al 22,7 e l’Udc al 5 per cento.
Tra Lega e Pdl non tutte le questioni sono risolte. Oltre che per le regionali, gli elettori vanno al voto in una cinquantina di comuni e in un gruppetto di città Carroccio e Pdl si divideranno al primo turno, così da mandare al ballottaggio chi vincerà la sfida.
Il primo caso in discussione è Trezzano sul Naviglio, dove è scoppiata l’inchiesta che ha portato in carcere l’ex sindaco Pd e un consigliere del Pdl. Il Pd è stato costretto a depennare dalle liste Liana Scundi, moglie di Tiziano Butturini, l’ex sindaco accusato di corruzione.
La situazione non è ancora definita anche a Cologno Monzese, dove i disaccordi nella maggioranza hanno portato a nuove elezioni dopo pochi mesi, e a Parabiago, dove il Carroccio punta a vincere da sola. Corsa solitaria certa in due comuni del Pavese e cioè Vigevano e Voghera.
A Lecco, dove corre da sindaco il sottosegretario Roberto Castelli, la crisi non è ancora rientrata.

Un accordo con il coordinatore regionale del Pdl, Guido Podestà, è stato siglato martedì scorso ma i vertici locali non lo hanno ancora sottoscritto. Tra i motivi di dissenso il nome del vicesindaco: si era scelto un liberal, ma l’area di Cl rivendica un suo uomo.

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