Ventimila milanesi sono a letto con l’influenza

IN LABORATORIO Trovati 27 ceppi diversi. Da lunedì vaccino alle donne gravide

Ventimila milanesi sono a letto con l’influenza

Contagioso e con gli stessi sintomi della normale influenza: il virus H1N1 si sta diffondendo rapidamente in Lombardia. Febbre alta, tosse, ma anche nausea e vomito: la scorsa settimana nella nostra regione 20mila persone si sono messe a letto accusando uno o più sintomi influenzali. Di questi si può stimare che il 35 per cento abbia contratto il virus dell’influenza A. Il dato arriva dal laboratorio di microbiologia virologica dell'Università degli studi di Milano, il centro di riferimento regionale di II livello per la diagnosi dei virus della nuova influenza. «Nella 42esima settimana l’incidenza delle sindromi influenzali sulla popolazione è stata di due ogni mille assistiti - spiega Alessandro Zanetti, direttore del laboratorio -. I più colpiti sono stati i bambini piccoli. Da 0 a 4 anni si sono ammalati 8 bimbi su mille, dai 5 a 14 anni la percentuale è di 5,7 su mille. Scendiamo molto, a 1,4%, se consideriamo la fascia tra i 15 e i 64 anni e siamo allo 0,6% per quanto riguarda gli over 65». Non tutti si sono ammalati di influenza suina. Secondo i campioni analizzati dal centro di microbiologia dell’università, spediti dagli ospedali lombardi e da una rete di medici sentinella (medici di famiglia e pediatri di libera scelta) ubicati sul territorio lombardo, la percentuale di virus H1N1 si è aggirata attorno al 35 per cento e solo una minima parte ha dovuto ricorrere alle cure ospedaliere per complicazioni. «Attenzione - puntualizza Zanetti -. Noi non analizziamo i tamponi di tutti gli ammalati lombardi, ma solo di quelli che ci vengono spediti. Comunque siamo al di sopra delle media stagionale». Durante la settimana di sorveglianza si è notato un «rapido incremento». Non tutti i casi sono dovuti a infezioni da virus influenzale (pandemico e non); numerosi casi di malattie respiratorie con febbre sono riconducibili ad altri patogeni (virali o batterici) che nulla hanno a che vedere con l’influenza.
Nel laboratorio dell’università milanese solo la scorsa settimana hanno isolato 27 tipi diversi di virus. «Abbiamo riscontrato qualche piccola mutazione nel virus A, ma nulla di significativo - spiega ancora Zanetti -. Questo significa che gli antibiotici messi in campo per contrastarlo sono ancora assolutamente efficaci così come i vaccini».
Il piano regionale contro la pandemia prevede che da lunedì prossimo partano le vaccinazioni per le donne in gravidanza (a partire dal secondo trimestre) e i bambini fra i 6 mesi e i 17 anni con malattie di cuore e polmoni.

Sarà possibile vaccinarsi negli ospedali, nei poliambulatori e nei centri di quartiere dell’Asl. Gli under 18 con problemi cardiaci e polmonari e le donne in gravidanza che saranno chiamati a fare la vaccinazione sono più di 300mila.

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