Vento e fuoco fanno tremare la Liguria

Vento e fuoco fanno tremare la Liguria

Vento e fuoco fanno tremare la Liguria. La situazione più grave si è verificata nel Savonese, dove una donna di 78 anni risulta dispersa, ma anche alla Spezia sono stati numerosi gli interventi dei vigili del fuoco e del «118». A Genova poi, ieri sera dopo le 20, grande paura al Cep di Prà, in via Novella, dove le fiamme, molto probabilmente di origine dolosa, sono arrivate fino a lambire le case e dove sono intervenute squadre dei vigili del fuoco di Multedo e Dinegro. Tre persone sono rimaste leggermente intossicate e sono state ricoverate all’ospedale San Carlo di Voltri. L’incendio è stato domato nel giro di un’ora.
Il primo allarme è scattato già dalla notte, quando due vasti roghi hanno iniziato a martoriare le colline del savonese. Un enorme fronte di fuoco ha interessato i boschi di Quiliano nell'immediato entroterra di Vado Ligure. Le fiamme sono ben presto arrivate a lambire l'autostrada A10 Genova - Ventimiglia e nonostante il superlavoro di vigili del fuoco e forestale, in tarda mattinata è stato necessario chiudere l'autostrada, soprattutto a causa del denso fumo nero che ha avvolto le carreggiate. Per impedire ulteriore afflusso di traffico, è stata disposta l'uscita obbligatoria a Savona sia per il traffico proveniente da Torino (A6) sia per il traffico proveniente da Genova. Una donna di 78 anni, Olga Rocca, è scomparsa mentre insieme al figlio cercava di contrastare l’avanzata delle fiamme verso alcune case isolate. Improvvisamente di lei si sono perse le tracce. Vane le ricerche interrotte ieri sera al calar del buio.
Un altro incendio, sempre di grosse porporzioni ha interessato l'albenganese, in particolare i boschi sopra Alassio. Qui le fiamme hanno minacciato qualche villetta ed alcune baracche agricole. Nella zona del rogo soffiava un forte vento, con raffiche di 54 nodi, che ha reso problematico l'intervento dei mezzi aerei della protezione civile. Un Canadair è decollato da Genova, ma le avverse condizioni atmosferiche hanno impedito che potesse operare sul rogo. Poi si è tentato con un elicottero di stanza ad Albenga, che è riuscito a decollare a metà mattinata.
Il forte vento, con raffiche che hanno raggiunto i 110 chilometri orari, non ha peraltro creato gravi problemi solo per gli incendi. Le condizioni del mare sono state infatti pessime un po’ in tutta la Liguria. Problemi anche ai terminal liguri, dove l’imbarco e lo sbarco delle merci è stato più volte sospeso. Già a inizio mattinata si è verificato un danno consistente al nastro trasportatore C del Terminal Rinfuse Italia, localizzato presso il pontile San Raffaele nel porto di Genova, che ha provocato il distaccamento di parte della copertura. Alcune parti sono state trascinate dal forte vento sulla vicina strada, senza arrecare alcun danno a persone e con danni di modesta entità ad un condominio circostante e a qualche veicolo parcheggiato.
Tragedia sfiorata invece alla Spezia dove, sempre per il forte vento, un pezzo di intonaco si è staccato da un cornicione e ha colpito, per fortuna senza gravi conseguenze, una donna che passava sul marciapiedi in via Sapri.
Questa situazione e l’improvvisa emergenza incendi sorprende un po’. Anche perché tra le cause sembra esserci una anomala situazione del territorio, in forte anticipo rispetto alla stagione. È quanto sostengono gli esperti della protezione civile che invitano ad una grande attenzione per non favorire roghi. «C'è una situazione di anticipazione stagionale - spiega Bernardo De Bernardis, capo dell'ufficio emergenza della protezione civile - con condizioni del suolo assolutamente non ordinarie per questo periodo: secchezza, mancanza di umidità e presenza di combustibile.

Il vento, che raggiunge i 50 nodi, rende poi gli interventi aerei molto difficili. I nostri piloti hanno operato condizioni estreme ed un elicottero S64, intervenuto stamani nella zona di Quiliano, ha avuto un guasto proprio perchè opera in modo forzato».

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