La vera bellezza con interventi soft Meno bisturi più aghi e «botox»

Si conclude a Roma il XXVII congresso Sime: basta con gli eccessi e le «labbra a canotto»

Anna Maria Greco

Se la forma è sostanza, anche la medicina estetica deve rispettare la personalità. Niente più «labbra a canotto», allora, né interventi che stravolgono la fisionomia e seguono capricci passeggeri.
Riuniti a Roma nel XXVII Congresso nazionale della Società italiana di medicina estetica (Sime), i maggiori esperti italiani raccomandano di evitare sproporzionati rigonfiamenti della bocca, anche se le interessate lo chiedono e altri eccessi del genere. Le linee-guida impongono un’attenta diagnosi della biotipologia facciale della paziente e le corrette procedure per ottenere risultati estetici armoniosi e naturali. «L'84 per cento delle donne italiane - dicono- desidera labbra in armonia con il proprio viso». Al tempo stesso, gli esperti presentano un decalogo per la paziente. Primo: informarsi bene, non solo dai mass media. Secondo:non inseguire l’ultima novità di moda. Terzo: rivolgersi a professionisti certificati. Quarto: riflettere sui metodi alternativi mininvasivi. Quinto: attenti a «maghi» e chirurghi viaggiatori. Sesto: farsi rilasciare dal medico una documentazione sul trattamento subito. Settimo:non andare dal medico come dal parrucchiere, perché il risultato non è scontato. Ottavo: spiegare che cosa si vuole e capire che cosa si può ottenere. Nono: prevenire è meglio che curare. Decimo: non porsi modelli irraggiungibili, tipo veline e modelle spesso costruite e «ritoccate».
Il punto numero 4, secondo i dati, è già molto condiviso. Si richiedono, infatti, interventi più soft per essere belle e la parola d’ordine è: più ago e meno bisturi. Il nuovo trend impone ritocchi mininvasivi, rapidi, poco dolorosi e che lasciano piccole tracce. Si spiega così il boom dei filler (microiniezioni per riempire le rughe come gonfiare le labbra), del botox e di vari tipi di laser. Per cancellare i segni del tempo o correggere imperfezioni e difetti del viso si evitano più possibile i veri e propri interventi chirurgici, tipo lifting e si preferiscono interventi temporanei che non stravolgono l’aspetto senza rimedio e possono essere corretti. L’infiltrazione di botulino che spiana i solchi dell’età, ad esempio: dura circa 6 mesi, si ripete solo se si è soddisfatti e costa 600 euro al massimo.
A 2 anni dall'arrivo in Italia per uso estetico, il botox è sempre più usato e il numero di trattamenti è lievitato del 75 per cento. Per il professor Carlo Alberto Bartoletti, presidente della Sime, le ragioni di questo successo «sono da ricercare nella voglia di restare giovani il più a lungo possibile in una società che, al contrario, anagraficamente invecchia sempre di più». A ricorrere al botox, per Nicolò Scuderi, direttore della cattedra di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica della «Sapienza», sono sempre più persone comuni: donne dai 35 ai 50 anni, l'85 per cento delle quali impiegate, manager, casalinghe e mamme, per le quali il trattamento è diventato un gesto di bellezza semplice e normale.
Con l’estate in agguato, l’incubo è anche la «prova-canottiera», perché con gli abiti senza maniche le braccia rivelano il rilassamento della pelle. Finora i rimedi andavano da quelli invasivi dei chirurghi plastici (lifting tradizionale o microlifting), a quelli non invasivi o minimamente invasivi (radiofrequenza, mesoterapia, elettrostimolazione, trattamenti cosmetici tonificanti) da integrare con massaggi manuali o strumentali ed esercizio fisico. Ma ora c’è una nuova tecnica capace di rassodare la cute e migliorare l'aspetto della zona interna delle braccia con iniezioni nel derma a base di gel di acido ialuronico a lento rilascio e ad elevata concentrazione.

In tutti i casi, è importante anche la cosmetica: creme e fluidi ricchi di principi attivi sempre più sofisticati che vanno utilizzati come cura, dunque con attenzione. Ad esempio, l'acido glicolico, presente in moltissime creme che riduce rughe e macchie della pelle, ma va usato con misura.

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