La vera pallanuoto soltanto in coppa

Paolo Lonegro

Il campionato di pallanuoto, molto più simile ad uno spettacolo circense che ad una disciplina dalle antiche tradizioni, si è instradato sulla china del girone di ritorno della prima fase. Critiche e delusioni hanno preso il sopravvento all’entusiasmo dei tifosi ed alle gesta ormai sopite dei suoi protagonisti. Una formula dissennata, che potrebbe anche fare dimenticare la sfida d’Italia fra Pro Recco e Posillipo, gaffe dei principali attori ( i nove minuti del primo tempo giocati fra Civitavecchia e Bogliasco ed ignorati da arbitri e delegato), turpiloqui in diretta televisiva (Camogli-Catania).
Ma la pallanuoto è proprio questa? Ebbene pare proprio di sì, se la strada intrapresa da una federazione che pensa solo a farsi incensare ed a costruire “business” (vedi Roma 2009, il mondiale Caput Mundi) non cambierà.
La folta truppa ligure vive nell’apatia generale questo momento. La Pro Recco (questa sera sera debutta in Euroleague) vive nel suo castello dorato e sembra non curarsi minimamente di quanto accade nel “feudo”, dove solo un Savona, sorretto dalle seconde primavere di Mirko Vicevic e Sandro Bovo, tiene il passo. Sabato il team del Professor Mistrangelo ospita il Posillipo: è la prima gara vera dell’intero girone, dopo l’andata di Napoli finita pari (9-9). Sbirciando nel girone due, troviamo Chiavari e Camogli, rispettivamente al quart’ultimo e terz’ultimo posto. Hanno fin qui deluso, specie il Chiavari.
Se la seconda fase del campionato vedrà le partecipanti portarsi dietro i punti acquisiti nella prima fase, le due formazioni del levante devono stare ben attente a cosa faranno: basterà un nulla per ritrovarsi nei play out salvezza. Nel girone uno, oltre allo stellare Recco, ci sono Nervi e Bogliasco. I bluarancio, allenatore nuovo di zecca ( l’ex camoglino Radjenovic), così come sette tredicesimi della rosa, hanno fatto bene solo nel Len Trophy. Il Bogliasco, invece, ha entusiasmato di più: il coach Mezzano fa ottimamente da collagene fra la stoffa di qualche giovane campioncino e qualche vetusto campione. Non sfracelli, ma almeno l’ordinaria amministrazione per continuare a pensare in A1.
Le sentenze di questo campionato condanneranno quattro squadre alla retrocessione: una palude dove non restare invischiati è molto difficile per tutti.
L’inframezzo settimanale è dettato dagli ottavi delle coppe europee. L’Euroleague vede l’esordio della Pro Recco domani al Boschetto di Camogli ( ore 19,15 e diretta su Rai Sat) contro i magiari dell’Eger.

Nel Len Trophy il Nervi ospita alla Sciorba ( ore 19,30) il Szeged dell’ex recchelino Gyongyosy. Non sarà facile, se, a differenza dei gironi di Euroleague, si gioca ad eliminazione diretta. E si sa, gli ungheresi specie a casa loro, sono tosti. Molto tosti.

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