«La vera vocazione di Milano? Investire su giovani e cultura»

I numeri della stagione: mezzo milione di biglietti per la musica e l’assessore Terzi annuncia: a maggio Stati generali dei ragazzi

«La vera vocazione di Milano? Investire su giovani e cultura»

Musica, cinema, arte, teatro, danza, sport. Grandi numeri nell’estate milanese appena tramontata. Con Milano, promossa nelle ultime classifiche internazionali al settimo posto nel mondo fra le grandi città per eventi e attrattività, che ora si candida a diventare un grande laboratorio di idee, tendenze, stili e cultura. Magari soprattutto giovanili. Una città del futuro? E quale migliore occasione per dimostrarlo dell’anno che celebrerà il centenario del Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti, Giacomo Balla e Umberto Boccioni, il movimento più trasgressivo del secolo scorso nato proprio in quella casa di corso Venezia da cui oggi fa capolino solo una targa ricordo? Chissà cosa ne penserebbero loro, così poco amanti di diplomi e retorica.
Oggi, intanto, le cifre dell’assessorato Sport e Tempo libero del Comune raccontano di oltre mezzo milione di biglietti staccati per gli eventi legati alla musica. «Per i sette grandi concerti a San Siro 400mila presenze e altre 150mila per il Milano jazz festival all’Arena - spiega Giovanni Terzi a cui il sindaco Letizia Moratti ha per il momento affidato anche le deleghe di Tiziana Maiolo - Siamo riusciti a portare qui straordinari artisti internazionali come i Radiohead, Bruce Springsteen, i Sigur Ros». Roba solo per ragazzini intrippati di rock e star da palcoscenico? «In piazza del Cannone - contesta - dal 26 luglio al 31 agosto in più di 75mila hanno trovato ore di svago alle Vacanze di Milano. Solo a Ferragosto erano in 12mila». Poi c’è lo sport, con in week end intorno al Castello e a parco Sempione che ha messo in calzoncini corti e scarpe da tennis altri 40mila, la grande notturna di atletica all’Arena con Fenomeno Pistorius. Sette, invece, le arene coinvolte nella Bella estate del cinema: 237 giornate di proiezioni, 286 eventi, 38mila presenze. «E in più l’esperimento riuscitissimo del cinema muto, quello con le cuffie alle Colonne di san Lorenzo». Per l’Estate al Ticinese cinquantasette giorni di giochi all’aperto e 16mila presenze. «È stato un successo - racconta Terzi - anche Milano settembre cinema con 50 sale aperte, mille proiezioni, 900 film, 16 anteprime assolute, 20 eventi e sei mostre». In 30mila hanno approfittato anche della Festa del cinema, la due giorni con gli spettacoli a soli 2 euro. Segno che la voglia di cultura, soprattutto a buon mercato, è tanta. E che per far preferire un buono spettacolo alla solita televisione, bastano qualche buona idea e un conveniente rapporto qualità prezzo. «Milano - la replica di Terzi - Si sta pian piano riprendendo un ruolo di primo piano nella capacità di offrire eventi, spettacoli e soprattutto cultura». Il segreto? «Abbiamo deciso di puntare sui giovani. Siamo la città dei talenti? E allora abbiamo il dovere di offrire loro qualcosa. Investire in cultura significa investire nel futuro di questa città. Abbiamo già le migliori università del mondo, quelle dove studiano le migliori teste del futuro, continuiamo a organizzare eventi, momenti di incontro, iniziative». Per esempio? «Una carta per i giovani con sconti su mostre, concerti, acquisti. E poi, per fine maggio, abbiamo già messo in calendario gli Stati generali dei giovani: un confronto tra i ragazzi di tutto il mondo, associazioni di volontariato, Acli, Arci, centri sociali. In discussione temi come l’ambiente e l’alimentazione.

E poi Milano abbiamo finalmente lanciato la Fabbrica del Vapore, un laboratorio di idee, recuperato il Derby, dato una mano a un teatro prestigioso come il Ciack. Pensiamo a un sistema tra le biblioteche. La cultura è davvero tante cose».

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