LA VERA «PRIMA»

La promozione arriva da Andrea Pirlo: «Questo stadio vale San Siro». Inteso come emozioni da vivere in campo, ovvio. Trascinando il pubblico e facendosi trascinare. Facile per uno che ha trovato subito il giusto feeling con tutto quello che gli sta intorno. Del resto pareva che i tifosi bianconeri non aspettassero altro che un giocatore dai piedi buoni di cui innamorarsi: tutti ad alzarsi ad applaudire anche solo quando il numero 21 si apprestava a calciare un angolo e lui che a sua volta ricambiava, chiedendo ancor più calore. Ricevendolo, ovvio. Stadio pieno di quasi 36.000 paganti (e 23.781 abbonati: non gli «oltre 24.000» comunicati chissà perché qualche giorno fa), i gruppi organizzati tutti in curva Sud nonostante non si amino e anzi: ieri, almeno all'interno dell'impianto e nonostante qualche petardone sia scoppiato nella zona parcheggi prima del via, è filato tutto liscio. Se così sarà anche in futuro, ci si potrà illudere che un barlume di intelligenza abbia cominciato ad attecchire anche dove pareva quasi impossibile.

Cori per tutti, l'Inter sempre nei pensieri ed evocata con l'immancabile «chi non salta nerazzurro è»: stadio promosso. A proposito: è proprio obbligatorio che la pronuncia di «Juventus Stadium» diventi «stedium» all'inglese, dimenticando così le origini latine della parola stessa?

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