Cronache

La vergogna dei «post» scomparsi subito dopo la tragedia in diretta

«A volte sarebbe meglio tacere». Era una frase che piaceva molto a Franco Scoglio. Chissà cosa avrebbe detto il Professore leggendo alcuni «post» riportati sui siti dei forum rossoblù.
Qualche voce fuori dal coro, tante in verità, negli ultimi giorni. Perchè lui aveva «osato» mettersi contro al presidente Enrico Preziosi. Perchè era amico del patron della Lucchese, l’arabo che qualche giorno fa era stato accostato al Genoa.
Tanti messaggi che dicevano «Lui non rappresenta niente, lui non ci ha mai dato niente. Se ne è andato nel momento del bisogno». E invece lui per il Genoa c’è morto. Per sostenere l’ultima battaglia in cui credeva, per annunciare che lui per il Grifone poteva ancora fare molto.
«La sua carriera la conoscono tutti», aveva urlato al telefono Preziosi. Molti messaggi in contemporanea sui siti dei tifosi rossoblù che emanavano gratuite sentenze.
Già, perchè il Professore la promozione sul campo l’aveva ottenuta nella stagione ’88-’89. Poi l’incidente in diretta televisiva, i messaggi che dai siti sono «miracolosamente» scomparsi per sostituirsi a quelli di cordoglio. Facile, troppo facile parlare quando il Genoa ha ormai perso un altro pezzo pulito della propria storia.
«Chissenefrega» avrebbe detto il Professore, «io ho dalla mia parte il popolo rossoblù, quello vero», quello che ha voluto ricordarlo con lo striscione «Uno di noi».

Il resto solo chiacchiere di gente che ha perso un’altra occasione per tacere.

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