La verità su Pippa? La regina delle donne sexy solo per caso

Ormai qualunque porzione del suo corpo immortalata da una foto finisce in prima pagina. Ma siamo sinceri: è carina, ma sembra bellissima solo da quando è "cognata reale". Perché la tv è meglio della chirurgia estetica. LE IMMAGINI

La verità su Pippa?  
La regina delle donne 
sexy solo per caso

Siccome è arrivato il caldo si è messa la gonna. Sembrava senza calze o forse ne indossava un paio di colore neutro. Sì, insomma, «color carne». Ecco, dev’essere stato quello: l’effetto carne. Dopo il fondoschiena dentro a quell’abito bianco attraversato da una fila di impertinenti bottoncini, dopo le fotografie un po’ «etiliche» in reggipetto regalate al gossip da internet, il mondo ha scoperto anche quella innocua porzione di carne (che forse era perfino nylon) che spuntava da una gonnelletta senza pretese verde smeraldo. Solo che quella porzione innocua di carne era attaccata alle estremità di Pippa Middleton e allora i tabloid, le tv, il mondo, hanno gridato al miracolo dei sensi. Perchè è così che va la vita di Pippa, da un po’ di tempo a questa parte, da quando, più precisamente, è diventata la first cognata, la reale cognata: lei non gira per le vie di Londra, lei raccoglie consensi. Qualsiasi parte scopra di sè, diventa una rivelazione divina. Perchè Pippa, da quel giorno in cui le è toccato in sorte il ruolo inatteso di comprimaria, è diventata un sex symbol. Eppure, a guardarla bene, si sarebbe detto che il suo destino stava proprio nel cognome: Middleton. Slanciata, ma non troppo, magra, ma non troppo, formosa ma non troppo, tonica, ma non troppo, abbronzata ma non troppo, pettuta, ma non troppo, ben vestita ma non troppo. In the middle, appunto.
Carina ma non tanto da subire una deformazione morale. Di quelle che al liceo andavano bene in matematica ma erano forti anche a tennis, di quelle che avevano i corteggiatori ma non riuscivano mai ad andare al ballo di fine anno con quello giusto, di quelle che nel gruppo venivano subito dopo «l’altra». Eppure adesso, Filippa viene perfino prima della sorella Kate, che pure è riuscita a sposare un Windsor e a stringere la mano a Barack e Michelle Obama. Potere sì del cognato, ma anche dell’accanimento mediatico, dello strabismo da fan e di quei pezzetti di carne concessi ad arte e poi «montati a neve» e per necissità dall’annoiato gossip. A dimostrazione del fatto che ci vuole un solo istante a creare mostri (o divine) partendo da qualsiasi cosa. Il giorno del matrimonio del secolo, in una cerimonia più o meno prevedibile, con due sposi più o meno prevedibili, con dei cappellini più o meno prevedibili, con ospiti più o meno prevedibili, l’unica nota inattesa è stata quella sconosciuta brunetta con i bottoncini sul lato b. Ed è diventata Pippa. La sex symbol per caso.
Un po’ com’è successo con Victoria Adams ai tempi delle Spice Girls. Quando, prima che si mettesse le tette, dimagrisse come un’acciuga nella stagione degli amori e si sposasse con il signor calciatore David Beckham, era solo una ragazzetta molto bassa con molta poca voce e un con un gruppo di tamarre dalle unghie ad artiglio e dall’ombelico a vista. Poi ha iniziato a farsi chiamare «Posh Spice», a spendere milioni per vestirsi, a vantarsi di essere una fashion addicted, a «darsela» da snob, a ri-progettarsi al computer, a confessare ai giornali scandalistici di passare ore nei negozi di lingerie nel tentativo di «far contento il suo David».
Un po’ come quell’altro inspiegabile fenomeno di Sarah Jessica Parker, la Carrie Bradshaw di Sex and the City. Recitazione modesta (l’avete mai vista in film tipo Che fine hanno fatto i Morgan? o A casa con i suoi?) vagamente strabica, con due occhi a spillo troppo vicini fra loro, più mento che fronte, un naso che abbevera la bocca e due cosce montate a un quarto d’ora di distanza l’una dall’altra. Per non parlare del marito: quell’insulso, insopportabile, molliccio fedifrago di Matthew Broderick. Beh, è diventata un’icona sexy anche lei. Un po’ per gli amplessi di Sex and the City, un po’ per le costumiste di Sex and the City, un po’ per quel parlare di certe cose in un certo modo con le altre «ragazze» della serie, un po’ perché, Mister Big, in fin dei conti, era riuscita a portarselo a casa. E così, a furia di confondersi con la trama...
Per non parlare di Lady Gaga: una specie di Amy Winehouse in grasso che ha meno difficoltà a mostrarsi nuda che a trovare un parrucchiere alla quale non sia antipatica.

Dice di aver sofferto per il suo infelice aspetto fisico ai tempi della scuola e di aver subito una quantità infinita di angherie. E questo dispiace, almeno quanto il fatto che poi, col suo apsetto fisico si sia eccessivamente riappacificata. E ancora più di lei, inspiegabilmente, milioni di fan.

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