Caro Lussana, non mi scandalizza il curioso intervento del dirigente di Azione Giovani: la giovinezza è per definizione avventurosa. Ci sta, quindi, la disarmante confusione tra cinematografia e teologia + storiografia.
Mi scandalizza e mi preoccupa invece l'assenza di una riflessione culturale «a monte» (come dicono gli alpinisti linguistici della sinistra) che sfocia troppo spesso in prese di posizioni «politiche» non solo opposte, ma estranee le une alle altre. Il fatto è che il partito della Destra Italiana ha smesso di svolgere una solida attività formativa fin dagli anni sessanta. Michelini, De Marzio, Romualdi e Giovanni Volpe furono gli ultimi promotori di cultura a Destra. Dopo il vuoto, e nel vuoto le più stravaganti suggestioni. Ad esempio la cultura di Destra è invasa dai pensieri prodotti dalla casa editrice Adelphi (proprietà di Calasso e della famiglia Agnelli), lo dico per chi intendesse esaminare il problema del rapporto tra poteri forti e pensiero unico. Nella prospettiva storica inaugurata dal progetto di un partito unico dei moderati il vuoto di cultura a Destra è allarmante. Tanto per dire: posta l'incertezza culturale, cosa può significare «moderato»? Cultore di pensieri a mezz'asta? Ripetitore di frasi fatte dai padroni del pensiero unico? Biascicatore del blablabla dei salotti dove si affollano le velleità delle mezze culture? Io credo nell'opportunità costituita dal partito unico dei moderati. Ma vorrei sapere chi sono e cosa pensano i «moderati» e quali sono i Valori che li identificano.
*consigliere comunale An Genova
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.