Veronafiere dal 2008 ancor più internazionale

Veronafiere festeggia il centodecimo anniversario di attività della Fiera di Verona con una crescita sia in termini di fatturato che di prospettive future. Lo scorso anno, infatti, si è chiuso con 72 milioni di euro di volume d’affari, il 2,5% in più rispetto al 2006, superando le previsioni del piano di sviluppo industriale.
Secondo tale programma, predisposto dalla società Mc Kinsey e approvato a fine 2006 dall’assemblea dei soci, nel periodo che va dal 2007 al 2011 saranno stanziati investimenti per 68 milioni di euro, che si vanno ad aggiungere agli oltre 80 milioni investiti tra il 2004 e il 2006. Spese mirate al consolidamento del ruolo-guida di Veronafiere nei settori agricolo-agroalimentare, edilizia-costruzioni, mobile-arredo e tempo libero.
Una posizione che la società si è conquistata nel tempo prima in ambito nazionale e, negli ultimi 10 anni, anche a livello internazionale, organizzando direttamente fiere all’estero, soprattutto in Asia e Stati Uniti. Il rafforzamento sul mercato fieristico e i continui investimenti, che nel 2007 sono stati di 21 milioni di euro - 22 milioni nel 2006 - dovrebbero portare il volume di affari a quota 97,5 milioni di euro entro il 2011. Infrastrutture, formazione degli operatori, creazione di nuovi servizi e potenziamento delle manifestazioni sono gli ambiti in cui Veronafiere concentrerà i propri sforzi.
«Il 2007 è stato un buon anno, siamo soddisfatti, specialmente se guardiamo all’andamento stagnante del mercato fieristico italiano ed europeo - dice Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere -: nel 2008 continueremo nell’attuazione del piano di sviluppo industriale, con una particolare attenzione all’internazionalizzazione, incrementando l’attività e le iniziative all’estero. In questo siamo supportati anche dalle istituzioni, infatti Veronafiere è il soggetto attuatore del finanziamento dell’Unione europea di 4 milioni di euro per la promozione dei vini europei di qualità in Cina, India e Russia dal 2008 al 2010, che vede protagonista l’Unione italiana vini».
Pur ricoprendo un ruolo chiave nell’ambito agricolo e agroalimentare con marchi come Vinitaly, Fieragricola, Eurocarne, Siab e Agrifood, Veronafiere ha sviluppato nel corso della sua attività, iniziata nel 1898, nuove aree di interesse quali l’edilizia, le costruzioni e i trasporti (Samoter, Marmomacc, Legno&Edilizia, Bus&Bus Business), l’arredamento (Abitare il Tempo, Vivi la Casa, Progetto Fuoco), lo sport, il turismo, il lusso e il tempo libero (Fieracavalli e Model Expo Italy) e la formazione professionale (Job&Orienta), ideando e promuovendo rassegne internazionali di successo.
«Nel 2008 puntiamo ad ampliare e rafforzare il settore energia - continua Mantovani -: iniziamo a fine gennaio con la fiera Progetto Fuoco, sul riscaldamento nell’abitare e a maggio organizzeremo Solar Expo, dedicato alle energie rinnovabili. Non solo, entro il 2009 realizzeremo, in un padiglione dedicato, un vero e proprio impianto per la produzione di energia fotovoltaica».
Sempre nel 2008 Veronafiere conterà dieci anni di export delle proprie manifestazioni ed eventi all’estero, cominciati nel 1998 con Vinitaly in Cina.

Ma non ci sarà troppo tempo da dedicare ai festeggiamenti, sia perché ci saranno da organizzare le principali manifestazioni a marchio Veronafiere-Fieragricola a febbraio, Samoter a marzo e Marmomacc a ottobre - sia perché la capogruppo dovrà prendere delle decisioni importanti sulla controllata Fiera di Venezia, sia nella stesura di un programma strategico di sviluppo che preveda anche un coinvolgimento del territorio, sia nella scelta di una sede stabile, che secondo quanto affermato dallo stesso Mantovani in una recente intervista a Il Sole 24 Ore, potrebbe essere «Marghera, in un’area post industriale importante, dove, a fianco di un polo congressuale d’eccellenza, si potrà sviluppare un polo fieristico di nicchia con una forte capacità di penetrazione del comparto».

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