Veronica e Letizia illuminano la platea

Milano. Che le piaccia o no, è la first lady d'Italia. Riservata, schiva, Veronica Berlusconi entra alla Scala quasi di nascosto, quando mancano pochissimi minuti alla nota d'avvio del Don Carlo: «Amo Verdi e amo Busseto» sussurra mentre gli uomini del cerimoniale la trascinano via. Niente palco reale, «solo» platea, accanto al vicepresidente della Scala, Bruno Ermolli: «Mi sono seduta dove mi hanno accompagnata. Qui è comodo, posso anche stendere le gambe» scherza. Evita il tappeto rosso su cui l'attende la prima donna di Milano, il sindaco Letizia Moratti, che fa avanti e indietro dall'ingresso alla sala come una padrona di casa qualsiasi, solo che poi si accomoda sul trono reale, accanto ai capi di Stato, ai suoi ospiti internazionali.
È la serata delle donne, protagoniste e senza marito. Veronica senza Silvio, Letizia senza Gianmarco. E anche se qualcuno insinua che le assenze siano una specie di dispetto, il risultato è che nel foyer trionfa il femminile. Veronica, con i capelli raccolti in un ricco chignon, è accompagnata dal figlio Luigi, al suo debutto alla prima della Scala. E il suo consorte? «Non sono tra le fortunate che sanno tutto del marito». Silvio Berlusconi non è mai stato un habitué di sant'Ambrogio. Sua moglie invece frequenta e apprezza, anche questo Don Carlo: «È molto bello, vengo spesso alla Scala anche se di solito non alle prime. Non ho mai assistito alle anteprime, ma mi è molto piaciuta l'idea di dedicarla ai giovani». Unica nota stonata il licenziamento dell'ultima ora di Giuseppe Filianoti: «Spero di poter sentire cantare anche il tenore italiano, mi auguro che faccia le altre rappresentazioni... Stuart Neill? Non vorrei dire una cattiveria ma il fisico è imponente...».
Donna è il governatore di San Pietroburgo, la bionda Valentina Matvienko, che sostituisce il presidente russo, Dmitri Medvedev. Largo alle signore, quindi. A sorpresa, mentre Veronica è quasi castigata, l'austera Moratti regala agli ospiti una generosa scollatura. «Bellissimi gioielli? Grazie, me li ha regalati mio marito. Mi spiace che lui non ci sia, ma sono qui con mia figlia» dice e guarda Gilda avvolta in un vestito multicolore. E la sobrietà? «Ognuno è libero di decidere come crede». Non la toccano nemmeno le polemiche sulla sontuosa serata di gala ospitata nei saloni del Comune: «Quando si invitano le persone a casa, è gentile provvedere anche alla cena...».
Niente falsi pauperismi, insomma. Blu notte Armani per Letizia Moratti, colore che secondo il creatore del vestito è «il nuovo nero». Prada multicolore per la figlia Gilda. Nero che più nero non si può, con ricami di pizzo, l'abito di Veronica Berlusconi, un Cavalli non stampato, senza pietre né scintille ma comunque forte.

A illuminarlo «una collana di cristalli di rocca» spiega la moglie del presidente del Consiglio, quasi timorosa che qualcuno li prenda per i diamanti della corona: «Non sono pietre preziose ma portano fortuna, rasserenano e mi piace indossarli. Sia chiaro, però: non pratico la magia...».

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