Veronica Lario a Rizzoli: "Lasciate in pace me e i mie figli"

In una lettera al direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli, Veronica Lario risponde alle dichiarazioni dell’editore Angelo Rizzoli apparse ieri sullo stesso quotidiano

Veronica Lario a Rizzoli: "Lasciate in pace me e i mie figli"

Milano - "È grave e intollerabile che il signor Rizzoli mi accusi, dalle colonne del Suo giornale, di destabilizzare i miei figli". In una lettera al direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli, Veronica Lario risponde alle dichiarazioni dell’editore Angelo Rizzoli apparse ieri sullo stesso quotidiano. Lario punta il dito su un passaggio del discorso di Rizzoli, quello in cui l’imprenditore parla di destabilizzazione del figlio "più piccolo, Luigi, che andrebbe invece sostenuto. A volte - aveva detto Rizzoli - ci si ritira nella religione come fuga dal mondo".

Lasciate in pace i mie figli Così dicendo, afferma la moglie del premier, Rizzoli dimostra "di considerare i sentimenti religiosi di mio figlio, che riguardano solo lui e che non sono certo nati in queste settimane, come un fenomeno anomalo e patologico; cosa forse naturale, purtroppo, per chi non riesce nemmeno a immaginare che possano esistere valori diversi da quelli materiali".

«Per buona fortuna - prosegue Lario - Luigi non è affatto in fuga dal mondo, e ha sufficiente forza morale per valutare lo squallore di quelle parole. Ma vorrei ugualmente che venisse lasciato in pace, come me e le mie figlie. E possibilmente anche le mie amiche".

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