Verso il divieto di trasferta per i napoletani

Come se la giornata di violenza dopo Roma-Napoli non fosse stata prevedibile, il questore della città campana, Antonino Puglisi, non si sente in colpa. In un’intervista rilasciata al Il Mattino si è difeso così: «Quando il treno è partito da Napoli la situazione era tranquilla e sotto controllo, i tifosi erano disarmati. In base a cosa avrei dovuto bloccare il treno? Facendo un processo alle intenzioni?». Fonti della Questura fanno sapere che i tifosi in partenza erano tra i 1.500 e i 2.000 e meno di 200 erano sforniti di biglietto. Il problema sarebbe stata la scarsa disponibilità di posti a sedere. Comunque tutti quelli che hanno acquistato il biglietto per l’Olimpico sono stati filmati.
Oggi si riunirà, infatti, l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive e, analizzando anche il rapporto del Questore di Roma per avere una visione d’insieme, trarrà delle conclusioni: la più probabile sarà quella del divieto delle prossime trasferte dei tifosi napoletani. «Decideremo oggi», ha detto il ministro dell’Interno Maroni. Il dubbio è se estendere il divieto a tutte oppure solo alle partite ad alto rischio di scontri: un giro di vite a 360 gradi per avvertire indirettamente anche le frange violente di altre tifoserie.

La Federcalcio lascerà le decisioni al Giudice sportivo, che si riunirà solo martedì prossimo a causa della sosta domenicale del campionato che lascia spazio alla Nazionale: basandosi su ciò che è avvenuto all'interno dell'Olimpico, potrà squalificare il San Paolo. Né in casa, né in trasferta: niente calcio dal vivo per i napoletani, ma è il prezzo da pagare per chi certe punizioni sembra cercarsele.
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