Lo Verso: «Porto tre film alla Festa del cinema»

Uno spietato assassino, un maestro dal cuore grande, un romantico marinaio. Sono tre i personaggi e i film che vedono Enrico Lo Verso protagonista di «Cinema. Festa internazionale di Roma», dal 13 ottobre all’Auditorium-Parco della musica, e del festival «Cortometraggi», in concomitanza al Cinema della Forma, in via della Primavera. È grande l'attesa per Alatriste di Agustín Díaz Yanes, ispirato al celebre personaggio ideato da Arturo Perez-Reverte. Sguardo deciso appena velato di malinconia, labbrra serrate in un ghigno sprezzante, Lo Verso interpreta il sicario italiano Gualterio Malatesta, «tanto avvezzo - si legge nel romanzo - a uccidere a tradimento che quando casualmente lo faceva guardando in faccia l’avversario cadeva in profonde depressioni». Ambientata in Spagna nel 1600, la pellicola racconta la storia di Diego Alatriste (Viggo Mortensen), ex soldato costretto, per vivere, a mettere la spada al soldo dei potenti. In una missione, gli viene affiancato l’italiano, che si rivela presto suo acerrimo nemico. «Mi piace vestire i panni del cattivo - commenta Lo Verso - e, come accade qui, di un cattivo estremo, fiero di esserlo. Personaggi di questo tipo permettono di mettere in gioco le capacità attoriali. Per Malatesta uccidere è passione e bisogno, ma la sua umanità si rivela nell’intimità della casa, al fianco della moglie. Alatriste, che, per ucciderlo lo cerca in famiglia, non riuscirà a portare a termine l’intento per la sorpresa di quegli atteggiamenti che rimettono in discussione il giudizio sull’uomo». Appena uscito in Spagna, Alatriste, salito in testa alle classifiche, ha provocato un vivace dibattito, malgrado la promozione a pieni voti di Perez-Reverte che ha, addirittura, confessato che gesti e visi degli attori stanno influenzando la stesura del suo nuovo romanzo. «Molti si aspettavano un film d'azione - spiega Lo Verso - invece, è un’opera complessa: ricostruzione storico-sociale accurata, cast, a partire da Mortensen, straordinario. Non guardo mai i film che interpreto. Questo, l’ho visto due volte».
Presente nella sezione «Première» con la pellicola spagnola, l’attore è alla festa del cinema anche nel cartellone per ragazzi «Alice nella città» con Salvatore-Questa è la vita, opera prima di Gian Paolo Cugno - e prima opera che Disney gira interamente in Italia - dove recita con Giancarlo Giannini, Gabriele Lavia e Galatea Ranzi. «Un film low budget coprodotto da Buena Vista International - racconta - una favola ambientata a Pachino. Un bimbo, dopo la morte del padre, deve lavorare per mantenere la famiglia. Smette di frequentare la scuola fino a quando le istituzioni non se ne accorgono. Qui entra in scena il mio personaggio, un maestro che per impedire che sia allontanato da casa, lo aiuta a studiare, finendo per imparare molto sulla vita. È un lavoro cui tengo perché è girato in Sicilia, mia terra natale, e per questa forma di coproduzione, diffusa in America ma non in Italia, che ottimizza capacità e risorse ottenendo il massimo in ogni settore».


Infine, Giuramento di marinaio diretto da Mauro Graiani, in scena a «Cortometraggi»: storia di un marinaio che, per un presentimento, scrive una lettera alla moglie e la affida al mare in bottiglia. L’uomo morirà, il messaggio arriverà a destinazione dopo trent’anni.

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