RomaIl suo sì è arrivato ieri a Palazzo Chigi, dopo un incontro con Gianni Letta. Lufficialità da parte del sindaco Alemanno e del presidente del Coni Petrucci arriverà mercoledì - davanti al premier Berlusconi e al ministro Tremonti - durante gli Stati generali di Roma. Luca Cordero di Montezemolo sarà il presidente del comitato promotore di Roma 2020. La notizia era nellaria da giorni, ma ora i giochi sono fatti.
Cadute le candidature di mister Technogym Nerio Alessandri e di Matteo Marzotto, è prevalsa la scelta del presidente della Ferrari. Ieri Montezemolo ha manifestato la sua disponibilità a Letta (che sarà presidente onorario), chiedendo tuttavia di poter verificare che ci siano le condizioni per portare avanti il progetto. Nessun ultimatum, ma la richiesta di un appoggio bipartisan e delle risorse necessarie, per un obiettivo da perseguire in modo unitario per il bene del Paese.
Il nome di Montezemolo ha messo daccordo maggioranza e opposizione. Il numero uno della Rossa era stato di recente piuttosto critico con una parte del governo e si era parlato anche di una sua discesa in politica. Ora invece lavorerà a stretto contatto con lesecutivo: il suo principale biglietto da visita, limpegno - a braccetto con Franco Carraro (attualmente importante membro del Comitato olimpico internazionale) - per Italia 90 che fu un grosso successo dal punto di vista organizzativo («quei Mondiali chiusero con un utile di 200 miliardi di lire», ha sottolineato Petrucci).
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