Per i titolari dei ristoranti e delle pizzerie è stato, e continuerà ad essere fino a domani, un inferno. Diversa la prospettiva dei baristi che festeggiano incassi da favola. Due facce della stessa medaglia, perché per i proprietari degli esercizi commerciali a ridosso della zona rossa, il vertice Fao ha portato nelle casse risultati diametralmente opposti. «Non vediamo lora che finisca - si lamenta il gestore di un ristorante a piazza Albania -. Ieri sera abbiamo dovuto chiudere alcune sale perché cera pochissima gente. I nostri clienti, di solito, sono proprio gli impiegati della Fao che però in questi giorni hanno preferito mangiare in sede o, addirittura, restarsene a casa». Stessa musica in una tavola calda nei paraggi della Piramide. «Affari pochissimi, solo traffico e confusione - assicura il proprietario- da giovedì speriamo di riprendere a lavorare». Un giudizio ribaltato dalla gran parte dei gestori dei bar di zona. «In questi giorni le cose sono andate molto bene - racconta il proprietario di un bar del Circo Massimo - ce ne fossero tutti i mesi di eventi così, avremmo svoltato». «Ho notato che i rappresentanti dei Paesi africani sono grandi appassionati del nostro cappuccino - commenta un barista di via della Piramide Cestia - ma i più generosi sono i giapponesi: danno mance da capogiro». E veniamo al traffico. Ieri, per fortuna, ci sono stati meno problemi.
Un poperché non pioveva, ma soprattutto perché i romani non ci sono cascati. Attorno alla zona rossa insomma traffico piuttosto scorrevole. Anche a viale Aventino e nellarea del Circo Massimo transito delle auto intenso ma piuttosto regolare.Vertice Fao, giornata meno dura per il traffico
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