Non parteciperà il primo cittadino di Opera allincontro pubblico organizzato dai rappresentanti del No al campo nomadi stasera alle 21 al centro civico Pasolini di via Emilia al quale era stata invitata tutta la cittadinanza. «Quando si chiede lintervento del sindaco o di un assessore - spiega il primo cittadino Alessandro Ramazzotti - si concordano tempi e modalità, verificandone anche la disponibilità. Nel caso dellassemblea organizzata dal capogruppo della Lega Nord di Opera, ciò non è stato fatto, confermando il carattere strumentale delliniziativa. Credo sia più utile - prosegue il sindaco - un incontro con la città subito dopo il 19 gennaio, giorno in cui è previsto il vertice in Prefettura al fine di verificare le soluzioni individuate per il trasferimento del campo di prima accoglienza ospitato sul nostro territorio. Unassemblea pubblica alla quale parteciperanno anche rappresentanti delle istituzioni milanesi. Nel frattempo, però, continueremo a mantenere informati i cittadini utilizzando tutti gli strumenti a disposizione come già è stato fatto. Mi dispiace - conclude Ramazzotti - che esponenti politici locali non siano in sintonia con gli stessi loro partiti che a Milano stanno lavorando per la buona riuscita del progetto di solidarietà e proseguano, invece, una campagna forsennata e strumentale».
Non ne vuole sapere delle accuse di strumentalizzare la vicenda Ettore Fusco, consigliere operese della Lega Nord e membro del comitato: «Linvito è stato fatto in data 4 gennaio 2006, trasmesso al sindaco e, in copia, alla Questura di Milano, al Comando dei Carabinieri di Opera e alla Polizia locale. Siamo indignati per latteggiamento del sindaco che, con questa risposta, viola le più elementari norme della Costituzione e dello Statuto del nostro comune discriminando i cittadini in funzione del proprio credo politico e dellattività svolta allinterno delle Istituzioni. Personalmente, non ho ottenuto alcuna risposta da parte del sindaco mentre al sollecito inviato dalla signora Zacchetti, ha risposto in modo evasivo senza neppure chiarire se disponibile a parlare alla cittadinanza oppure no. A tale proposito - continua Fusco - ricordo che nellincontro dinanzi al prefetto e alla provincia tenuto il 28 dicembre Ramazzotti pretese che non ci fossi né io né il consigliere comunale Calvi e che alla trasmissione in diretta su Telelombardia del 2 gennaio, negando eventualmente la sua presenza a cinque minuti dallinizio, impedì a me e al consigliere Pozzoli di prendere parte al dibattito.
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