Toilette di caffè, ristoranti e librerie sono presi da turisti e cittadini alla stregua di bagni pubblici. I proprietari dei locali si lamentano. Almeno un tempo «il bisognino» aveva il costo di un caffè. Oggi neppure quello. Gli avventori non si fanno scrupoli di entrare senza alcuna ordinazione.
Ma che fine hanno fatto i vecchi vespasiani? Perché non rimetterli? «E un problema che ci stiamo ponendo soprattutto in vista di Expo 2015. Dobbiamo ripensare a strutture moderne che ritornino allutilità del vespasiano per garantire un supporto civile e soprattutto moderno come in altri paesi, tipo lAustralia» conferma Giorgio Cicconali, direttore del Servizio igiene pubblica di Milano.
Lo conferma anche il racconto di Gianni Valazza, presidente della società Biffi Duomo in Galleria, che ricorda la Milano che fu. «Non è possibile - commenta Valazza - che oggi le toilette del Biffi siano trattate peggio dei bagni pubblici di un tempo. E necessario reinventare bagni che siano vissuti come il Biffi».