«La vetrina della casa “made in Italy” è sempre più grande»

«Il Macef è tornato ad essere il numero uno tra i saloni dedicati alla casa, le difficoltà del passato sono un ricordo: e nel 2012 sbarcherà all’estero, in Russia e in Brasile. Un risultato positivo per tutto il made in Italy; perchè le fiere sono sempre il termometro dell’economia». E questa in particolare Enrico Pazzali, ad di Fiera Milano, la considera una sua creatura, visto che al suo arrivo nel 2009 ha trovato una situazione ben diversa: «Il Macef perdeva metri quadri e mercato da otto edizioni, a vantaggio della concorrenza francese e tedesca: oggi siamo di nuovo in vetta, e registriamo un tasso di crescita di tutti gli indicatori, anche rispetto all’edizione di un anno fa: dimensioni, numero di espositori, margine e fatturato. Certo, il momento non è dei più facili: ma se ci sono idee, competenza e capacità di innovare quando è il momento, come abbiamo fatto noi di Fiera Milano e questi coraggiosi imprenditori, si può andare avanti».
E si può anche imparare, quando è il caso: specie quando ci si trova ad avere per compagno di banco un primo della classe come il Salone del Mobile. Da quello che è ormai il punto di riferimento per tutte le fiere sono arrivati ispirazioni e suggerimenti, compreso il coinvolgimento della città, con «Macef in Town», al Temporary store di corso Garibaldi e nelle vetrine della Rinascente.
Solo addetti ai lavori, invece, nei 115mila metri quadri degli stand di Rho Fiera, dove oltre duemila espositori accendono i riflettori (fino a domenica) su tutto quello che fa arredo tra le mura domestiche, dall’argenteria all’ultimo grido del design. «E anche le idee - aggiunge Pazzali -: la novità di quest’anno è proprio Abita-Mi, il primo salone-laboratorio dove accanto alle novità dell’oggettistica ci sarà chi le mette in scena, per così dire; architetti e designer che si confronteranno con imprenditori e rivenditori».
Che sempre più spesso vivono nei Paesi ad alto tasso di crescita: «Quindi dobbiamo mettere le aziende italiane in condizione di far vedere i loro prodotti là dove sono richiesti- spiega Enrico Pazzali - : ecco perchè esportiamo il Macef in Russia, nel maggio prossimo, e a giugno in Brasile, dove in dieci giorni abbiamo già raccolto oltre cento adesioni».

Il fascino dell’arredo made in Italy, insomma, riesce a battere anche la superpubblicizzata concorrenza che viene dal freddo: «Si sa che i nostri mobili sono la Formula Uno - commenta Pazzali - Al Macef, poi, la standardizzazione non esiste: qui ci sono grandi firme e artigiani di qualità».

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