Giorn-di-bordo

Vetroresina addio, è l'ora degli scafi in fibra vulcanica

Partnership Amer Yachts e GS4C per sperimentare il minerale. Ecco gli yacht eco-sostenibili e riciclabili

Antonio Risolo

«Abbiamo intrapreso una nuova rotta». Così dal quartier generale di Amer Yachts per annunciare l'addio alla vetroresina. Inizia la nuova era degli scafi in Filava, la fibra minerale di origine vulcanica a base di basalto arricchito per una nuova generazione di imbarcazioni sostenibili, riciclabili e, soprattutto, cradle to cradle.

Intanto Enea e Rina stanno certificando il nuovo materiale mentre il cantiere in collaborazione con GS4C e gli stampatori sta già progettando e realizzando una parte di componentistica non strutturale che sarà installata a bordo del prossimo scafo in costruzione. Si partirà dal modello in vetroresina riciclata che verrà costruito in collaborazione con il Politecnico di Milano e Rivierasca, per passare poi allo stampo in fibra minerale di basalto arricchito.

«L'utilizzo di questa fibra innovativa - dice Barbara Amerio - consentirà di recuperare tutti gli sfridi di produzione, riutilizzare il fine vita in modo assolutamente circolare riciclando il composito a fibra vergine senza abbassamento delle caratteristiche fisico-meccaniche. La motorizzazione, pure totalmente recuperabile, e una particolare cura nel costruire per disassemblare proietterà Amer Yachts in una dimensione di costruzione veramente eco-sostenibile».

Filava, oltre a essere più facile da maneggiare perché la fibra è morbida al tatto e non volatile come la fibra di vetro, ha capacità fisico-meccaniche e resistenza al fuoco più elevate essendo già stata testata in campo aeronautico. Le stesse modalità operative utilizzate dagli stampatori per l'infusione vengono mantenute grazie alla produzione di rotoli di tessuto di dimensioni standard.

L'idea è di convertire progressivamente tutta la produzione, oltre alla realizzazione di nuovi stampi, in questo rivoluzionario materiale che «potenzialmente potrà essere riutilizzato dagli scarti di lavorazione sino a fine vita infinite volte», è una svolta epocale per il Cantiere di Portosole (Sanremo) che ha sempre puntato sull'innovazione.

L'innovativa fibra minerale risponde alle esigenze crescenti di economia circolare con un prodotto europeo, ottenuto da materia prima europea, con una tecnologia che garantisce ripetibilità e consistenza delle proprietà.

Questa grande opportunità è nata grazie a Ucina Confindustria Nautica e Assolombarda che, con una collettiva realizzata lo scorso inverno, hanno fatto incontrare il cantiere Amer Yachts con la società GS4C che distribuisce a livello europeo questo nuovo materiale e che seguirà il cantiere nel programma di ricerca e sviluppo.

I dettagli del progetto saranno presentati al Nautico di Genova in una conferenza stampa il 21 settembre alle ore 17.

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