Due feste, ma diverse. La prima di gioia e soddisfazione, a Berlino, porta di Brandeburgo e dintorni, dove il campione del mondo Sebastian Vettel ha parlato di vita cambiata e di sogni futuri. A interessare il popolo di rosso vestito sono però solo i sogni. Seb ha infatti messo per iscritto sulla «Bild» ciò che già si sapeva, che «guidare la Ferrari è un sogno, è un mio obiettivo...». Naturalmente ha subito frenato giusto per non indispettire i connazionali «... stesso sogno vale per la Mercedes, un marchio mitico...» per poi accelerare di nuovo con un tonante «la Ferrari può essere paragonata al Real Madrid». Infine ha diplomaticamente concluso: «Certo, adesso sono felice alla Red Bull, ho ancora due anni di contratto e grandi progetti. Nella prossima stagione voglio difendere il titolo e già pensare a questo sarà abbastanza impegnativo e complicato». Dopo di che, è il senso, perché no...
Qualche migliaio di chilometri più a sud, a Valencia, Spagna, Alonso e dintorni, ieri ultimo atto della tre giorni di festa Ferrari che per la verità aveva poco da festeggiare. Nel senso che cera e cè ancora da smaltire la rabbia grande per il mondiale riacciuffato dopo enorme rimonta e perso dopo enorme errore. Ma tantè. Festeggiare quando porti la delusione nel cuore è un esercizio difficile, per cui più faticoso e nobile. Un festa lunga tre giorni, quella del Cavallino, in cui si sono conclusi i campionati mondiali legati alla Casa modenese e che ha avuto il suo momento clou con il saluto della squadra F1 alla folla. Il presidente della Rossa, Luca di Montezemolo, ha più o meno fatto come i tifosi, cioè ha prima tentato di rimuovere il 2010 «comè andata la stagione? - ha scherzato - Quale stagione? Non mi ricordo niente» e poi suonato la carica «è stata comunque straordinaria, ma ora penso solo al domani, al 2011, vogliamo avere la migliore monoposto già dalla prima gara. So che a parole è facile, ma vedo grande determinazione nella nostra squadra. Vedo i nostri uomini cattivi, arrabbiati e determinati».
Tra i cattivissimi, arrabbiatissimi e determinatissimi cè ovviamente Fernando Alonso che ha spiegato quale sarà la sua marcia in più: «Ho già molta voglia di ricominciare. Il 2011 sarà un mondiale molto interessante... Nelle prime tre o quattro gare del 2010 non conoscevo nemmeno il nome dei meccanici: il prossimo anno sarà più semplice, ora sono inserito perfettamente nella squadra». E Felipe Massa? Il brasiliano triste ha avuto lonesta di ammettere «non è stato lanno che mi aspettavo. Ha sofferto la squadra e ho sofferto io... io che ho incontrato problemi soprattutto nelle qualifiche e con la gestione delle gomme.
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