Le dimore più prestigiose dell'ospitalità senza tempo

Una lista di luoghi che non accolgono semplicemente viaggiatori, ma li avvolgono in un universo di dettagli preziosi, estetica sofisticata e servizi

Le dimore più prestigiose dell'ospitalità senza tempo

Da Formentera a Saint-Tropez, dalle colline avvolte dalla luce dorata della Val d’Orcia ai riflessi sull’acqua della laguna veneziana, fino agli orizzonti caraibici della Martinica e alle coste eleganti di Antibes e della Nouvelle-Aquitaine, esiste una geografia dell’eccellenza che non si limita all’ospitalità, ma la eleva a stile di vita. Sono dimore che non accolgono semplicemente viaggiatori, ma li avvolgono in un universo di dettagli preziosi, estetica sofisticata e servizi pensati per riscrivere il concetto stesso di soggiorno. Luoghi in cui il tempo rallenta e l’esperienza diventa racconto, dove ogni ambiente è progettato per incantare i sensi e lasciare un’impronta nella memoria. In questo itinerario ideale una costellazione di indirizzi iconici definiscono il nuovo lusso contemporaneo.

HOTEL TERANKA- FORMENTERA

Teranka_formentera
Hotel Teranka - Formentera

Formentera è un’isola che vive di luce, di mare e di vento. I suoi colori, mutevoli dal turchese allo smeraldo, raccontano emozioni più che paesaggi, e i sentieri polverosi che conducono a calette segrete invitano a una dimensione sospesa, dove il tempo rallenta. In questo scenario naturale, Playa des Arenals accoglie Teranka, un luxury retreat che si presenta non come un semplice hotel ma come un organismo vivente, capace di dialogare con l’anima dell’isola più meridionale delle Baleari. L’esperienza inizia già al cancello d’ingresso, quando il profumo dei pini e della sabbia si mescola alla brezza marina. Tutto è pensato per restituire un ritmo nuovo, scandito solo dal sole che sale e tramonta sull’orizzonte. Le camere e suites si dividono in tre anime: Mar, fluida e acquatica; Tierra, solida e protettiva; Cielo, leggera e contemplativa. Gli spazi, studiati con materiali e colori che evocano natura e autenticità, non sono solo alloggi ma microcosmi che invitano al silenzio e al lasciarsi andare. A Teranka anche la cucina diventa parte integrante del viaggio. Gli chef scelgono ingredienti locali con rispetto quasi rituale, dando vita a piatti che omaggiano l’essenza dell’isola più che la spettacolarità. Dalla colazione lenta con prodotti freschi e marmellate fatte in casa, fino alle cene sul rooftop al tramonto, ogni momento è condivisione e scoperta. Il menù serale si trasforma in un itinerario tra mare e terra: gambas rossi con aglio e limone, seppie croccanti con aioli al prezzemolo e jalapeño, polpo alla piastra con crema di fave, spigola intera alla plancha, passando per piatti conviviali come il riso ai frutti di mare o l’orzo ai carabineros, fino al lusso simbolico dell’aragosta di Formentera. Qui il lusso non è ostentazione, ma purezza: un pesce appena pescato, un filo d’olio che lega insieme terra e mare. Il benessere non si limita alla gastronomia: è una filosofia che accompagna ogni istante. Dall’alba, con sessioni di yoga tra i pini, al tramonto con i bagni sonori sotto le stelle, tutto è pensato per riconnettere corpo e mente. Trattamenti olistici personalizzati, passeggiate meditative, bagni in piscina o nelle acque trasparenti della spiaggia vicina: ogni gesto diventa rituale di equilibrio e ascolto. Ma è Formentera stessa ad amplificare questa esperienza. I villaggi silenziosi dalle case bianche, i muretti a secco, le spiagge dorate, i tramonti di Cap de Barbaria e i fari che scrutano l’oceano sono parte integrante del soggiorno. L’isola si concede a chi sa viverla senza fretta, e proprio in questo dialogo tra natura incontaminata e ospitalità raffinata nasce la vera essenza di Teranka. Non un hotel, ma un rifugio dell’anima, un luogo dove si riscopre il valore del tempo lento, del silenzio e delle piccole cose. Al termine del soggiorno resta un bagaglio invisibile fatto di profumi di pini, sale sulla pelle e cieli stellati: memorie che accompagnano chi parte e rendono impossibile dimenticare. Perché Teranka non è soltanto una destinazione, ma un’esperienza che continua a vibrare dentro, come un ricordo vivo che si porta oltre il viaggio.

https://www.teranka.com

HOTEL LA PEROUSE - NIZZA- COSTA AZZURRA

La Perouse
La Perouse


C’è un indirizzo segreto a Nizza che sembra sospeso tra mare e cielo, incastonato nella roccia come un gioiello custodito dal Mediterraneo: è l’Hôtel La Pérouse, boutique-hôtel elegante e scenografico, che accoglie gli ospiti come una casa di amici, con quel calore discreto che solo i luoghi autentici sanno offrire. Varcare la sua soglia è come attraversare un passaggio verso un sogno familiare, dove l’aria profuma di mare e promesse ritrovate. Le stanze, arredate con gusto raffinato e bagnate dalla luce mediterranea che gioca tra tessuti morbidi, toni chiari e scorci sull’orizzonte infinito, portano la firma creativa dello studio Friedmann & Versace, capace di unire design contemporaneo e radici profonde nel Sud, raccontando attraverso dettagli, colori e materiali la storia e l’anima della Costa Azzurra. Qui la modernità dialoga con la tradizione senza mai tradirla, sorprendendo senza stravolgere e conservando quell’autenticità che gli ospiti affezionati amano ritrovare a ogni soggiorno. La magia si rivela al mattino, quando balconi e terrazze si aprono sul panorama più incredibile di Nizza, trasformandosi in punti d’osservazione privilegiati per seguire il ritmo della giornata, tra barche che solcano l’acqua, riflessi cangianti e raggi di sole che si rincorrono sull’orizzonte, mentre il profumo salmastro entra da ogni finestra. La piscina scavata nella roccia e riscaldata a 24 °C da aprile a ottobre diventa un rifugio segreto, incorniciata da vegetazione mediterranea e illuminata da giochi di luce dorata, mentre il solarium sul tetto, aperto tutto l’anno, regala tramonti spettacolari e momenti di relax assoluto. A completare l’esperienza, la sauna e la palestra panoramica offrono benessere immerso nella luce e nel respiro del mare, in un equilibrio raro tra relax e rinascita. L’hotel è anche un punto di partenza privilegiato per scoprire la città: a pochi passi si snoda il Vieux-Nice con le sue viuzze intrise di storia, la Promenade des Anglais con il suo fascino elegante, il Cours Saleya con il suo mercato di fiori e prodotti locali, la collina del Castello che domina la baia, e le gallerie d’arte che conservano i segni di grandi maestri come Matisse e Chagall. Chi sceglie La Pérouse non prenota soltanto una camera, ma sceglie di vivere la città come un innamorato, passeggiando tra arte, mercati e panorami segreti. Anche la gastronomia diventa parte di questo viaggio: il ristorante Le Patio, immerso tra limoni e gelsomini sotto archi verdi, propone piatti freschi e creativi che raccontano il Mediterraneo con ingredienti di stagione e amore per la cucina, firmati dal giovane chef Damien Andrews, che porta in tavola creazioni come il tataki di tonno rosso dalla Corsica o il polpo grigliato con avocado cremoso. La colazione è un inno alla varietà e alla qualità, tra quiche delicate, frutta fresca, croissant fragranti e torte fatte in casa. Mentre il Pool Bar, da maggio a fine stagione, diventa teatro di serate pop-folk sotto le stelle, con musica e leggerezza che si fondono all’atmosfera estiva. La Pérouse non è soltanto un hotel ma una vera e propria icona, come testimonia il riconoscimento dei lettori di Condé Nast Traveler che lo hanno inserito tra i dieci migliori hotel di Francia: un tributo alla sua eleganza discreta e al servizio che unisce professionalità e calore. Ogni stagione regala sfumature diverse a questo luogo senza tempo: in inverno le luci avvolgenti e gli interni accoglienti offrono rifugio dopo passeggiate romantiche lungo la Promenade des Anglais o sessioni di shopping tra Galeries Lafayette e Rue Paradis, mentre da primavera a autunno si aprono le porte delle escursioni verso villaggi antichi come Èze o residenze da fiaba come la Villa Ephrussi de Rothschild, dove arte, botanica e paesaggio si intrecciano. E poi c’è quel momento speciale, al tramonto, quando ci si siede sul balcone della propria camera e il mare si veste d’oro, la città sussurra sotto di sé e il tempo sembra rallentare. Ed è allora che La Pérouse rivela la sua vera natura, non solo un hotel ma un rifugio di emozioni senza tempo, un luogo che resta nel cuore e che invita a tornare, perché dimenticarlo è impossibile.

https://www.hotel-la-perouse.com
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VILLE MARIE - SAINT-TROPEZ

Ville Marie

C’è un luogo a Saint-Tropez che non si limita a esistere ma a raccontare una storia. È una villa antica nascosta tra i pini di Ramatuelle che custodisce l’anima della Baia di Pampelonne e il respiro lento della Riviera più autentica. Un rifugio cinque stelle che si chiama Villa Marie e che appare come un segreto sussurrato dalla natura, con la sua pineta di tre ettari dove profumi di resina e salsedine si intrecciano a rose, agrumi e lavanda mentre la luce gioca sulle facciate ocra, sulle tegole romane e sui balconi in ferro battuto creando una scenografia sospesa fuori dal tempo. Qui i vialetti conducono a scorci dipinti, cactus e pergolati di glicine dialogano con cipressi e fontane silenziose, terrazze che si aprono su panorami che abbracciano il blu della baia e il verde dei vigneti, invitando a rallentare e a lasciare fuori il frastuono della costa. La piscina scavata tra rocce naturali è un lago turchese e smeraldo, bordato da ombrelloni color mandarino, accanto al bar rivestito di conchiglie che brilla di riflessi madreperlati. La serra in ferro battuto si trasforma in un salotto verde dove leggere o sorseggiare un drink, in un lusso che non ostenta ma vive di dettagli. Le quarantacinque camere e suite sono universi differenti, con letti a baldacchino che invitano al riposo, vasche in pietra di Cassis e tessuti che richiamano i colori del mare e della terra. Ogni stanza è unica perché ogni soggiorno deve restare irripetibile: a dare voce al gusto è il ristorante Dolce Vita, tempio mediterraneo tra veranda in vetro e terrazze immerse nei glicini, dove il mare arriva in tavola con pesce e frutti di mare appena pescati, insalate dai colori estivi, burrata con pomodori e pesto, vitello tonnato o linguine alla langouste, il celebre burger Villa Marie. Come dessert, tra gli altri: un soufflé al limone memorabile, la pavlova ai frutti rossi. Il tutto accompagnato da champagne rosé o dagli ottimi vini del Domaine, in una cucina che segue le stagioni e dialoga con la natura. La giornata si apre con una colazione da re nei patio ombreggiato con il canto degli uccelli e prosegue tra sole e piscina. Si anima a pranzo sotto gli alberi e concede il lusso della siesta tra tende leggere, con la possibilità di rigenerarsi al Pure Altitude Spa con uno degli eccellenti trattamenti tra profumi di rosa, pineta e gelsomino. Tra i trattamenti: Detox massage, The ultra-repairing message, Release tension & boost circulation, The ultra- premium Gold leaf ritual. Quando la sera cala la luce dorata trasforma balconi e terrazze in palcoscenici naturali, preludio di serate leggere che hanno il profumo di festa, con Saint-Tropez poco lontana a offrire il suo porto leggendario, le boutique scintillanti e le notti infinite. Ma Ville Marie resta un mondo parallelo, un rifugio che unisce anima bohème ed eleganza discreta, glamour internazionale, calma mediterranea, regalando il privilegio di scegliere se tuffarsi nel mito della Côte d’Azur o restare avvolti dalla pace della pineta. La sera il bar di conchiglie diventa luogo di conversazioni, il salotto color mandarino ospita brindisi e sorrisi, la serra si riempie di musica soffusa e la villa stessa respira come un organismo vivo, offrendo la sensazione che il lusso sia saper vivere con lentezza e che Villa Marie non appartenga solo alla geografia della Costa Azzurra ma alla memoria di chi la vive, perché non si dimentica il profumo del gelsomino nelle sere d’estate, la luce sulle facciate ocra, il sapore del mare in un piatto, il silenzio dei giardini e quella Dolce Vita che qui è certezza.

https://saint-tropez.villamarie.fr
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HOTEL NANI MOCENIGO PALACE- VENEZIA

Nani
Hotel Nani Mocenigo

Nel cuore del sestiere Dorsoduro, lungo le sponde silenziose del rio di San Trovaso — quel tratto di città che collega la Giudecca al Canal Grande e custodisce ancora il respiro autentico della Serenissima — si erge il prestigioso Hotel Nani Mocenigo Palace, una dimora storica che coniuga l’eleganza quattrocentesca alla sensibilità del design contemporaneo. Il palazzo in cui l’hotel ha trovato dimora – edificato nella seconda metà del Quattrocento e caratterizzato da una facciata gotica scandita da quadrifore, cuspidi e portali in pietra d’Istria – fu donato da Elena Barbarigo al marito Giorgio Nani come parte della dote con cui le due influenti famiglie veneziane si unirono: i Barbarigo, protagonisti della vita politica e artistica della Serenissima, e i Nani, raffinati collezionisti e mecenati.

In questa “casa” di pietra e acqua si leggono i segni del tempo e della cultura: nel Seicento e all’inizio del Settecento il palazzo ospitò il celebre Museo Naniano, una raccolta eccezionale di antichità greche e romane, opera dei fratelli Antonio Nani e Bernardo Nani, provenienti da Istria, Dalmazia, Albania e Costantinopoli — testimonianza della curiosità intellettuale e del collezionismo d’élite veneziano.

Dopo la dispersione delle opere nel 1797 e diversi passaggi d’uso — tra cui la sede dell’Università Ca’ Foscari e del Museo del Vetro “Vitraria” — l’edificio ha ritrovato una nuova vita grazie al restauro voluto da Paolo Caffi CEO del Nani Mocenigo Palace, insieme alla sua famiglia. Un intervento condotto sotto la supervisione della Soprintendenza che ha saputo restituire valore agli elementi originali del palazzo (come gli affreschi settecenteschi di Jacopo Guarana, allievo di Giovanni Battista Tiepolo, e gli stucchi del celebre scultore Alessandro Vittoria) inserendoli in un contesto di design contemporaneo che non tradisce la memoria ma la rinnova.

L’hotel conta trenta camere e suite, ciascuna diversa dalle altre, con affacci variabili: sul canale, sul giardino interno o sui tetti dorati della città al tramonto. Il giardino privato, raro privilegio nel tessuto urbano veneziano, ospita una vera da pozzo del Quattrocento: storia e natura convivono in un angolo di quiete in cui la colazione del mattino e un calice di vino al tramonto assumono un significato rituale.

Al piano terra dell’hotel si trova il ristorante La Bauta, che ha scelto di inaugurare una nuova stagione gastronomica affidata al famoso Executive Chef due stelle Michelin Gennaro Esposito, alla sua prima esperienza a Venezia. Accompagnato dal giovane Executive Chef Raffaele Iasevoli e dal Pastry Chef Raffaele Santoro, entrambi campani e formati tra Parigi, Milano e Capri, lo chef propone un percorso che unisce tradizione lagunare e gusto mediterraneo: sarde in saor e limone di Sorrento, baccalà mantecato e tecnica contemporanea, risotto con orata e agrumi, linguine con seppie del mercato di Rialto, parmigiana di melanzane reinterpretata, cicchetti creativi e una carta dei dolci che intreccia memoria e innovazione (babà, tiramisù, mousse al cioccolato con fava tonka, délice al lampone e kefir).

La cornice è di rara bellezza: affreschi settecenteschi, lampadari-scultura di vetro di Murano firmati da Fabio Fornasier, tessuti, boiserie e arredi d’epoca scelti uno per uno. In questo contesto, l’ospitalità non è un semplice servizio ma una forma di appartenenza: “Chi arriva qui non è un cliente ma un ospite accolto con la naturalezza di chi apre le porte della propria casa”, racconta Paolo Caffi. L’hotel cinque stelle lusso diventa così un microcosmo veneziano — un rifugio colto e intimo dove il lusso si vive nel silenzio, nella qualità dell’esperienza e nel rispetto della storia.

Uscendo dal portone dell’hotel, la Venezia più autentica attende: la vicina Gallerie dell’Accademia, la Fondazione Peggy Guggenheim, le Zattere sul Canale della Giudecca, i laboratori artigianali del vetro e dei tessuti. E tornare al Nani Mocenigo Palace significa ritrovare quel delicato equilibrio tra silenzio e meraviglia che solo Venezia sa offrire. Qui la città non si lascia conquistare, ma si rivela a chi sa osservarla con curiosità e rispetto, e l’hotel diventa un atto d’amore verso la città: una dichiarazione di bellezza, autenticità e ospitalità che si percepisce in ogni gesto, in ogni luce, in ogni sguardo che si posa sulle sue mura. Chi soggiorna qui porterà con sé non solo un ricordo di viaggio, ma la sensazione di aver vissuto — anche solo per qualche giorno — l’essenza profonda di Venezia: arte, silenzio e poesia mescolati in un’unica emozione indimenticabile.

https://www.hotelnanimocenigo.com

ALTHOFF VILLA BELROSE – SAINT-TROPEZ

Althoff Villa Belrose
Althoff Villa Belrose

Sulla collina di Gassin, sospesa tra cielo e mare, si erge l’Althoff Villa Belrose, una dimora che sembra spuntata da un dipinto di Provenza e che domina la baia di Saint-Tropez offrendo un rifugio di quiete a pochi minuti dal cuore mondano della Costa Azzurra. Qui il tempo rallenta, i rumori del porto si attenuano e restano soltanto il respiro del vento tra i pini e la luce del Mediterraneo. La stagione 2025 si apre con un volto rinnovato dopo tre anni di restyling guidati dal designer Markus Hilzinger che ha trasformato hall, aree comuni, terrazza della piscina, spazi gastronomici, camere e fitness center restituendo all’hotel un’eleganza senza tempo. Accanto a questa rinascita si affianca la proposta della Bellevue Villa Rental, inaugurata nel 2020: sedici ville esclusive da tre a sei camere ciascuna che uniscono comfort da hotel 5 stelle alla libertà di una residenza privata, con team dedicati, chef personali e servizi su misura, veri rifugi d’élite nel cuore della Costa Azzurra. A pochi passi dall’hotel, Villa Paradise rappresenta la sintesi perfetta tra lusso e privacy con cinque camere da letto, area lounge raffinata, piscina privata e accesso completo a tutti i servizi della struttura, offrendo l’esperienza di un santuario riservato senza rinunciare ai privilegi alberghieri. Nel 2024 metà delle 39 camere e suite sono state restaurate con materiali pregiati e dettagli che esaltano l’estetica e la vista mozzafiato sulla baia. Cuore pulsante dell’esperienza è la cucina: il ristorante gourmet Le Belrose, guidato dall’Executive Chef Jimmy Coutel, propone una gastronomia mediterranea che celebra la Provenza attraverso ingredienti locali e carne francese. Il menù estivo spazia da creazioni delicate come “Sous l’Ombre des Oliviers” con pomodori e gelatina di calendula o “Les Premiers Rayons” con langoustine di Bretagna e fiore di zucchina, fino ai secondi piatti come il Turbot all’aglio dolce con ravioli di spinaci, il Branzino con porcini, carciofi e crema di crostacei, la Sella d’agnello di Sisteron con melanzane e il pollame delle Dombes ripieno di gamberi. Per finire dessert come “Le Velours de la Nuit” con confit di more e cioccolato o “Souvenir d’Enfance”, pesca al vapore con crema vaniglia e crumble floreale. Accanto a menu degustazione da cinque portate con abbinamento vini, l’offerta si completa con contorni di stagione e un bistrot a bordo piscina, Le Méditerranée, dove lo chef Coutel propone piatti francesi e locali in un’atmosfera rilassata con aperitivi al tramonto e una carta di cocktail e vini selezionati. Il relax continua nella piscina panoramica o nella spa che utilizza i prodotti svizzeri Niance per trattamenti viso e corpo, massaggi, manicure e percorsi wellness immersi nel silenzio della natura, con due piscine – una panoramica e una relax – a scandire i momenti della giornata. L’estetica elegante si riflette nelle camere spaziose con terrazze private, bagni in marmo e salotti accoglienti che affacciano sulla baia turchese di Saint-Tropez. Nel 2023 l’Althoff Villa Belrose è entrata ufficialmente a far parte della prestigiosa collezione The Leading Hotels of the World, che riunisce oltre 400 hotel indipendenti in più di 80 Paesi selezionati per unicità, autenticità ed eccellenza. Un riconoscimento che non rappresenta solo un titolo, ma un sigillo di appartenenza a una costellazione di dimore iconiche che celebrano la diversità e il lusso autentico. Vivere la Villa Belrose significa accogliere l’alba che incendia l’orizzonte, respirare il profumo dei pini e del mare, sorseggiare un caffè sulla terrazza panoramica, dedicarsi allo yoga all’alba o al jogging tra i sentieri, scegliere tra un’escursione in yacht, un pomeriggio di golf, una visita a un mercato provenzale o il dolce far niente a bordo piscina con un calice di rosé. Per chi desidera maggiore privacy le ville della Bellevue Villa Rental offrono spazi infiniti, piscine private e servizi personalizzati per famiglie e coppie, con soluzioni dedicate ai bambini, servizi pet-friendly, parcheggio gratuito e ricarica per veicoli elettrici. Un soggiorno che unisce intimità e raffinatezza, dove i più piccoli giocano liberi mentre i genitori si lasciano conquistare dalla quiete di un massaggio o da un brindisi al tramonto. Un’arte di vivere sospesa tra cielo e mare che rende la Villa Belrose un’icona del lusso discreto e senza tempo sulla Costa Azzurra.

https://it.lhw.com

https://www.althoffcollection.com


CASTELLO DI VELONA RESORT THERMAL SPA & WINERY- MONTALCINO- TOSCANA

Velona_Montalcino
Velona Montalcino

Immerso in uno dei paesaggi più iconici della Toscana, a circa 8 km da Montalcino, il Castello di Velona si erge su una collina panoramica che domina la valle del Val d’Orcia, territorio riconosciuto Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Questo complesso è un’autentica fortezza dell’XI secolo trasformata in resort di lusso, termale e vitivinicolo con un’offerta che unisce storia, benessere, gastronomia e l’arte del vino. Le sue camere e suite sono progettate per offrire un’esperienza esclusiva: tutte con vista impareggiabile sui vigneti del Brunello e sulla Val d’Orcia, e suddivise in due concetti distinti. Vi sono le “Monumental Suites" (arredate in stile toscano classico) e le “UNESCO View Suites" (design contemporaneo, molte dotate di patio o giardino privato e vasca da bagno). Alcune suite vantano terrazze panoramiche, piscine private o cabine trattamento integrate. Ad esempio, la “Suite con Terrazza Panoramica e Piscina Privata” occupa una torre del castello con 150 mq di terrazza affacciata sui vigneti.

Il cuore del resort è la SPA “OLISPA”, un’oasi di benessere su circa 1.500 mq dotata di acque termali naturali, piscine interne ed esterne interconnesse, sauna panoramica, bagni turchi, fontana di ghiaccio, docce emozionali con aromaterapia e cromoterapia. È inoltre attiva la formula “Day Spa” che consente anche a chi non soggiorna di vivere l’intera area benessere, previa prenotazione, per qualche ora o un’intera giornata. Sul fronte gastronomico, il Castello propone una variegata offerta ristorativa, con ristoranti interni e bar firmati dall'Executive Chef Andrea Fanti. Fra questi figurano il ristorante gourmet “Il Brunello”, il ristorante “Settimo Senso” (cucina regionale italiana) e “Dolce Vita” (mediterranea / light fare). Il concept “Dining Around” permette agli ospiti di cenare in differenti ambienti all’interno del resort, con degustazione del vino prodotto in loco e dell’olio extravergine di oliva biologico dell’azienda. Il resort è anche azienda vitivinicola ed olivicola: produce un Brunello di Montalcino ritenuto fra i migliori della zona e un olio extravergine di oliva biologico, che gli ospiti possono degustare, acquistare e visitare in cantina. Le esperienze enogastronomiche offerte includono degustazioni bendate di vino e olio, masterclass con abbinamenti, tour dei vigneti e della cantina con sommelier. Il Castello grazie agli ampissimi spazi esterni permette attività outdoor come tour in vespa, falconeria, cacce al tartufo, giri in mongolfiera. Vi si aggiungono servizi come elisuperficie, postazione di ricarica per auto elettriche, pet-friendly per ospiti con animali, parcheggio e transfer su richiesta. Per chi desidera il relax totale, alcune suite prevedono “SPA in camera”, trattamenti esclusivi in una cabina privata direttamente nell’alloggio. È anche possibile un'esperienza magica ed esclusiva con trattamenti direttamente nelle vigne, oltre che il bagno a mezzanotte nelle calde acque termali della piscina esterna. Esperienze uniche che permettono all'ospite di sentirsi totalmente in contatto ed immersi nella natura.

https://www.castellodivelona.it

VILLA MIRAÈ - ANTIBES- COSTA AZZURRA

Villa Miraè
Villa Miraè

Quando il sole filtra tra le fronde dei pini marittimi e il canto delle cicale annuncia un nuovo giorno, Cap d’Antibes si veste di una luce liquida che sembra uscita da un quadro impressionista. Ed è proprio qui, al 770 Chemin de la Garoupe, che prende vita Villa Miraé, un rifugio esclusivo che si offre come un’oasi sospesa tra cielo e mare, custode di silenzio ed equilibrio. Lontano dal clamore, l’aria profuma di rosmarino, lavanda e fiori d’arancio, la brezza salmastra accarezza la pelle e il tempo segue il ritmo antico della natura. Gli interni, firmati da Oscar Lucien Ono di Maison Numéro 20, respirano all’unisono con il paesaggio: facciate color ocra che catturano la luce dorata, materiali nobili che dialogano con terrazze private trasformate in rifugi dell’anima, saloni decorati con mosaici poetici del laboratorio Friul Mosaic ispirati a Cocteau e Matisse e ceramiche su misura di Maison Paradis che custodiscono il calore della tradizione. I giardini lussureggianti circondano la piscina come una corona verde e l’acqua, a mezzogiorno, si fa specchio in cui cielo e mare si confondono. Ma l’anima pulsante di Villa Miraé è la cucina: sotto la guida visionaria dell’Executive Chef Mauro Colagreco, 3 stelle Michelin e ambasciatore di una filosofia che celebra natura e biodiversità, nasce Amarines, il nuovo ristorante gastronomico che unisce purezza e audacia in piatti che raccontano il Mediterraneo. Due i menu degustazione, Rivages con 4 portate e Horizons con 6, affiancati dalla carta: ravioli di petit pois e citron de Menton, carpaccio di gamberoni di San Remo, pesce selvaggio cucinato con rispetto quasi sacrale, gnocchi ripieni con pesto, peperoni rossi e formaggio di capra, vitello tigre della Corsica e agnello delle Alpilles diventano atti d’amore verso il territorio. Gli ambienti, sempre firmati da Ono, evocano i colori del mare e della sabbia con soffitti realizzati in sabbia e lampade a forma di riccio che sembrano pulsare al ritmo delle onde, mentre all’aperto, sotto una volta di alberi illuminata da ghirlande scintillanti, la cena si trasforma in un incanto sotto le stelle. Accanto ad Amarines vive Miraé, aperto tutto il giorno, che propone un viaggio gastronomico da Genova a Saint-Tropez con trofie al pesto, pesci alla ligure, fiori di zucchina e petits farcis provenzali, raccontando la Dolce Vita con vini generosi e sorrisi senza fretta. La filosofia di Colagreco è quella della cucina circolare, dei circuiti corti, della stagionalità autentica, una cucina che diventa poesia contemporanea. Al calare del sole il bar di Villa Miraé si accende con cocktail evocativi come Aegean Breeze, Levantine Collins e Andalusian Sunset, che profumano di lavanda, agrumi ed erbe fresche, mentre il mare restituisce la sua voce lenta. La giornata può proseguire nel solarium affacciato sull’orizzonte o nell’area benessere, tra yoga sotto gli ulivi, meditazione al suono delle onde, massaggi personalizzati e terapie olistiche pensate per riallineare corpo e spirito. Villa Miraé non è un semplice hotel ma una lente d’ingrandimento sulla bellezza del Cap d’Antibes, un luogo dove l’arte di vivere incontra la capacità rara di far sentire ogni ospite parte di una storia più grande. Chi vi soggiorna porta via con sé più di un ricordo: una sensazione sottile, un’impronta nell’anima fatta di luce mediterranea, sapori autentici e momenti sospesi che insegnano che il vero lusso non si misura in metri quadrati o oggetti preziosi ma nella felicità silenziosa di attimi che restano vivi anche dopo aver chiuso la porta della propria camera con terrazza e salutato, a malincuore, questo rifugio incastonato tra sogno e realtà.

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DOMAINE DE ROCHEBOIS- VITRAC (DORDOGNA) FRANCIA

Domaine

Il Domaine de Rochebois a Vitrac mostra il volto più spettacolare e scenografico della valle della Dordogna. Questa proprietà, trasformata in un hotel con un ristorante di prestigio, si estende come un palcoscenico naturale che abbraccia il paesaggio. Il parco è una cornice di rara bellezza, disegnata per offrire viste spettacolari e spazi di contemplazione, mentre l’interno regala la sensazione di entrare in un mondo a parte, dove ogni dettaglio è pensato per sorprendere. Le camere e le suite, ampie e raffinate, fondono comfort contemporaneo e richiami alla tradizione, aprendo lo sguardo su panorami che invitano alla calma.

Il ristorante M al Domaine de Rochebois offre un’esperienza culinaria in un ambiente accogliente e raffinato.

Lo chef valorizza i prodotti locali del Périgord Noir con piatti creativi e gustosi che uniscono tradizione e innovazione.

Il menu vario, accompagnato da una selezione di vini prestigiosi, promette momenti gastronomici indimenticabili.

Che si tratti di una cena romantica o di una ricorrenza speciale, il Ristorante M garantisce un’immersione totale nell’eccellenza culinaria.

Tra i deliziosi piatti: Raviolo di barbabietola con cuore fondente al Cabécou e l’Arlecchino di pomodoro con sorbetto Hung Quê esaltano la freschezza vegetale. Il foie gras, protagonista della regione, viene interpretato con note di rabarbaro e spezie, mentre i gamberi marinati alla citronella richiamano sapori esotici. Inoltre la rivisitazione dell’aubergine “parmigiana” in chiave vegetale e il “Légume bouleversé”, sono un inno alla leggerezza. Ma anche la trota locale, il filetto di manzo o l’anatra Sakura ottimi. La sezione dessert firma un viaggio tra dolcezza e territorio: il cioccolato tonka incontra le noci del Périgord, mentre fragola e basilico diventano protagonisti di un tableau floreale. Non manca un tocco glamour con il “Porn Star Martini” trasformato in dolce. A completare, i formaggi locali, emblema della tradizione. Un percorso di gusto che rende omaggio al territorio con spirito contemporaneo. La presenza poi di una spa, di un ristorante gourmet, di una splendida piscina e di spazi comuni ricchi di atmosfera rende il Domaine de Rochebois un vero microcosmo, un luogo dove si può vivere un’esperienza completa. Un rifugio di lusso che diventa anche punto di osservazione privilegiato sulla natura e la cultura del Périgord.

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CHARTREUSE DU BIGNAC- SAINT NEXANS (DORDOGNA) FRANCIA

Chartreuse

La Chartreuse du Bignac a Saint Nexans, rappresenta un esempio straordinario di come una maison rurale possa trasformarsi in un rifugio di charme senza perdere autenticità. Vicino a Bergerac, nel cuore del Périgord Pourpre, la Chartreuse du Bignac, con un'atmosfera raffinata e rilassata, è bellissima. Questo edificio del XVII secolo, restaurato nel rispetto della tradizione, è un invito al relax, al riposo e alla serenità. L'hotel fa parte di Teritoria: una comunità di ristoratori e albergatori presieduto da Alain Ducasse, una guida di oltre 400 selezionati indirizzi dedicata a chi ama viaggiare in modo sostenibile e ricerca luoghi autentici e di grande qualità. A La Chartreuse du Bignac, la tavola si trasforma in un viaggio tra eleganza e terroir francese. Tra le entrées spiccano la Tomate, rivisitata in mille-feuille con mousse aromatica e crema glacée al formaggio e il raffinato Foie Gras del Périgord, impreziosito da note di mango e zenzero. Per chi ama il mare, il Tataki di tonno rosso con gelée al cetriolo e crema bretone è un inno alla freschezza. Nei piatti principali, il Saint-Pierre a bassa temperatura con fiori di zucchina e salsa al basilico esprime la quintessenza della cucina creativa. Oppure il Melon, un dessert che unisce marmellata all’estragone e delicatezza di mandorla o Il Dessert de Madame con una ganache al cioccolato Valrhona. L’edificio principale e le sue dipendenze, circondati da vigneti e giardini, raccontano la storia secolare di un territorio dove la pietra e il legno hanno custodito per generazioni la vita contadina. Oggi le camere si aprono su orizzonti verdi, arredate con gusto sobrio e dettagli che combinano memoria e modernità. L’atmosfera è quella di una casa di campagna elegante, dove gli ospiti vengono accolti con calore personale e discreto, e ogni soggiorno si trasforma in un ritorno all’essenziale. Qui il tempo sembra dilatarsi: i tramonti tingono le colline di colori caldi, le cene celebrano la ricchezza gastronomica locale e i silenzi diventano protagonisti, restituendo al viaggiatore la possibilità di rtrovare un contatto autentico con se stesso e con la natura circostante.

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HOTEL AREV – SAINT-TROPEZ

Arev

Saint-Tropez non è solo una località ma un mito che attraversa il tempo, nato come villaggio di pescatori e diventato icona assoluta del jet set internazionale. In questo scenario nasce una delle novità più affascinanti dell’hôtellerie di lusso: l’Hotel AREV Saint-Tropez, un rifugio esclusivo che intreccia eleganza contemporanea e spirito mediterraneo, situato a pochi passi dal centro e concepito come una dimora che accoglie gli ospiti in ambienti pensati come salotti privati, con dettagli di pregio e un’attenzione sartoriale all’ospitalità che trasforma ogni soggiorno in esperienza personalizzata. Qui il tempo sembra fermarsi e allo stesso tempo correre veloce tra risate, brindisi e sapori che evocano il Mediterraneo più autentico, con il ristorante The Strand che rappresenta non soltanto un luogo in cui assaporare piatti eccellenti ma un frammento di leggenda riportato in vita grazie alla visione dell’AREV Collection. La sua storia nasce dal ricordo di serate indimenticabili, cene sotto le stelle e champagne che scorreva come un fiume, piatti capaci di raccontare il mare e la terra del Sud della Francia e un’atmosfera che negli anni d’oro ha reso The Strand un’icona della Riviera. Dopo un periodo di silenzio è arrivata la rinascita, più elegante e consapevole, capace di essere fedele allo spirito originario ma in sintonia con i tempi moderni. Oggi The Strand è un rito collettivo che unisce tradizione e innovazione, intimità e mondanità, con la cucina firmata da Chef come Manon Santini e Rocco Seminara che hanno costruito un menu capace di intrecciare memoria e avanguardia, radici mediterranee e respiro internazionale. Ogni ingrediente ha una provenienza precisa, il pesce arriva fresco dal golfo, i crostacei sono frutto del lavoro dei pescatori locali, le verdure portano con sé il profumo di un orto curato quotidianamente, le erbe aromatiche vengono raccolte con la prima luce del giorno per sprigionare la massima intensità. Ogni piatto, apparentemente semplice, è in realtà il frutto di un lavoro cesellato con cura millimetrica, e mangiare al The Strand significa intraprendere un viaggio che parte dalla costa provenzale e si allunga verso l’Italia, la Spagna, le isole del Mediterraneo, toccando note esotiche senza mai abbandonare l’identità del luogo. La carta dei vini accompagna questa narrazione con etichette francesi delle vigne più rinomate accanto a bottiglie sorprendenti che invitano a uscire dalla consuetudine, con un’ampiezza pensata non come sfoggio ma come servizio al gusto. Durante il pasto la musica tesse un sottofondo discreto che la sera si trasforma in festa con concerti live, rendendo l’esperienza gastronomica totale e multisensoriale. Ma The Strand non si esaurisce negli spazi eleganti del ristorante principale: la sua versione all’aperto, The Strand Al Fresco, è un’esperienza poetica che prende vita sotto gli ulivi secolari della Place des Oliviers, un giardino sospeso tra terra e cielo dove le luci sospese disegnano riflessi dorati e i piatti diventano estensioni della natura stessa in un dialogo costante tra ciò che cresce sotto il sole e ciò che prende forma in cucina. Qui il pranzo e la cena assumono ritmi diversi, a mezzogiorno domina la lentezza e la leggerezza di piatti freschi e conversazioni morbide, mentre la sera l’atmosfera si accende tra calici scintillanti, musica e convivialità festosa ma mai ingessata, sempre raffinata e inclusiva. Nel menu “Déjeuner” si sposano ingredienti stagionali e produzioni locali, in un omaggio alla cucina del territorio. Piatti come il Tartare di bœuf bio o la Mozzarella di Bufala Campana AOP si affiancano a proposte di mare — ad esempio il King Crab — e carni selezionate. Il filetto di manzo Charolais si accompagna a gnocchi al tartufo e funghi di stagione, mentre le Costolette d’agnello alla griglia sorprendono con fiori di zucchina al burro alla nocciola. Dal mare arrivano la Sogliola delle nostre coste alla meunière con capperi, limone locale e prezzemolo e il Branzino proposto con finferli saltati, crema di crescione e profumate erbe dell’orto. La pasta non manca grazie Zitone all’Amatriciana o i Ravioli del plin al tartufo.

Per i dessert si spazia da eccellenti Tropezienne a ottime Tarte di Citron o una selezione di gelati e sorbetti artigianali degni di nota. L'hotel AREV fa parte della prestigiosa collezione The Leading Hotels of the World, che riunisce oltre 400 hotel indipendenti in più di 80 Paesi selezionati per unicità, autenticità ed eccellenza. Un riconoscimento che non rappresenta solo un titolo, ma un sigillo di appartenenza a una costellazione di dimore iconiche che celebrano la diversità e il lusso autentico.

https://it.lhw.com

https://www.arevcollection.com


HOTEL ROSA GRAND MILANO- MILANO

Rosa Grand

L’emozione di svegliarsi con la vista più spettacolare sul Duomo di Milano non è solo un sogno, ma una realtà concreta nei Duomo Luxury Apartments by Rosa Grand Milano – Starhotels Collezione, un progetto che ridefinisce il concetto di ospitalità di lusso nella città simbolo della moda e del design. Nato dalla visione di Starhotels, il gruppo alberghiero italiano leader nell’ospitalità a 4 e 5 stelle, il complesso di appartamenti di lusso rappresenta un ingresso deciso nel segmento dei serviced apartments, un modello che sta conquistando i viaggiatori internazionali più esigenti, quelli che cercano non solo un luogo in cui soggiornare, ma un’esperienza personalizzata e modulabile. Questi appartamenti non sono semplici residenze di pregio, ma esperienze uniche che coniugano l’intimità della casa privata con il comfort e i servizi di un hotel cinque stelle, dando vita a un ibrido contemporaneo che unisce tradizione e innovazione. Ventiquattro residenze, tra cui quattro spettacolari penthouse, firmate dall’interior designer milanese Andrea Auletta, offrono atmosfere diverse a seconda del piano e della luce: pavimenti in rovere, velluti preziosi, pelli morbide e metalli satinati color oro dialogano con opere d’arte di Maurizio Galimberti e sculture di Francesco Faravelli, mentre terrazze e balconi diventano veri palcoscenici privati sul cuore della città. La Penthouse Duplex Duomo View, su due livelli con scala scenografica e ascensore privato, e le Duomo Terrace Penthouse, con vasche stand alone affacciate sulle guglie, incarnano la fusione perfetta tra intimità e spettacolo; la Duomo Panoramic Penthouse, con la sua vetrata continua, e il Duomo Grand Apartment, pensato per famiglie o per chi desidera ampi spazi, completano un’offerta che unisce design, funzionalità e lusso discreto. Il concetto di “residenza servita” include ristoranti e bar interni, wellness, room service, lavanderia e la Golden Lounge, con check-in e check-out riservati, Guest Relation Manager dedicato e la possibilità di esperienze su misura, dalle cene private con chef al cooking box fino al personal training in terrazza, trasformando ogni soggiorno in un racconto personalizzato. Non sorprende quindi che nel 2022 i Duomo Luxury Apartments abbiano ricevuto il premio “Best Apartment Provider for Business Travelers” agli European Mission Awards, confermando l’eccellenza del made in Italy applicata a un concetto moderno di ospitalità, coerente con la filosofia della Starhotels Collezione, presente con strutture iconiche in città come Firenze, Roma, Venezia, Londra, Parigi e New York. Ma l’esperienza non si limita agli appartamenti: il Rosa Grand Milano custodisce tre anime gastronomiche complementari, che arricchiscono l’ospitalità di un approccio multisensoriale. Sfizio, guidato dallo chef Bruno Cefalà, propone una cucina che unisce tradizione lombarda e accenti moderni, valorizzando ingredienti “Km Italia” provenienti da filiere corte e includendo eccellenze come la ‘nduja calabrese, le arance di Ribera, la nocciola piemontese e il gambero rosso di Mazara del Vallo, con un menu stagionale che spazia dalla Battuta di Fassona con cipolla croccante e pecorino alle perle di bufala lombarda con datterini gialli e rossi, dal risotto alla milanese ai ravioli di branzino con crema di asparagi e cozze, dal dentice alla griglia alla tagliata di manzo con patate arrostite, fino alle proposte vegetariane come la millefoglie di verdure e ai dessert come tiramisù e mousse cioccolato e pera. Roses Pizza & More, affacciato su Piazza Beccaria, rappresenta l’anima conviviale del Rosa Grand: pizza napoletana contemporanea con impasti ad alta idratazione arricchiti da farina di soia, ingredienti DOP e focacce dai nomi degli ingressi storici dell’hotel, insieme a insalate, antipasti sfiziosi e classici internazionali come Club Sandwich e Fish Burger, per un’esperienza popolare ma di qualità. Il Grand Lounge & Bar completa il trittico, trasformando l’hotel in un salotto urbano dove l’aperitivo diventa esperienza sensoriale: cocktail ispirati ai quartieri milanesi come Duomo, con gin speziato e wasabi, o Sempione, con basilico e agrumi, si accompagnano a finger food studiati per esaltare senza sovrastare, offrendo una continuità tra colazione, pranzo, pizza e aperitivo che racconta la città con eleganza discreta. In questo mosaico di residenze, ristorazione e servizi, il Rosa Grand Milano diventa più di un hotel: è un rifugio immerso nel cuore della città, un luogo dove design, comfort e gastronomia si intrecciano per permettere agli ospiti di vivere Milano come se fosse casa propria, con la vista mozzafiato delle guglie del Duomo come cornice di ogni esperienza.

https://collezione.starhotels.com/it

HOTEL BAKOUA- MARTINICA - FRANCIA

Bakoua

C’è un punto preciso sulla costa dei Trois-Îlets in cui l’isola sembra rallentare il respiro, come se il vento salmastro volesse prendersi una pausa per osservare la luce che allunga le ombre delle palme sulla sabbia chiara, ed è lì che l’Hôtel Bakoua rivela la sua presenza discreta, più sussurrata che dichiarata. Un’icona dell’art de vivre creolo che accoglie i viaggiatori non con l’opulenza di un resort esibito ma con l’eleganza calma di chi conosce il valore della tradizione. Le travi in legno scuro, il tetto che richiama l’architettura coloniale caraibica, la veranda sospesa tra mare e giardino sembrano raccontare una memoria antica fatta di commerci, di rotte marittime e di incontri tra culture, mentre il profumo di fiori tropicali accompagna ogni passo come un segnale di benvenuto che non ha bisogno di parole. Chi arriva qui dopo il volo intercontinentale sente immediatamente che l’isola non si limita a essere una destinazione ma si prepara a diventare un racconto, e il Bakoua ne è l’incipit gentile, un prologo fatto di luce riflessa nell’acqua e di tessuti leggeri che oscillano al ritmo dell’aliseo. Le camere, affacciate sulla baia di Fort-de-France, non cercano l’effetto scenografico ma quell’intimità rara che permette al visitatore di percepire l’ambiente circostante come un’estensione naturale del proprio spazio, con i balconi che diventano palchi da cui osservare il viavai delle barche locali e la vita lenta che scorre sul molo. L’hotel non è solo un luogo in cui posare le valigie, ma una sorta di soglia, una porta simbolica tra l’Europa lasciata alle spalle e la Martinica che sta per svelare i suoi sapori, le sue voci, la sua cultura gastronomica, ed è per questo che il primo pasto servito sotto il cielo della Pointe du Bout assume il sapore di un rito d’ingresso, con il rum che scintilla nei bicchieri e il pesce cotto alla maniera creola che porta in tavola l’identità dell’isola. Il corpo ancora legato alla velocità metropolitana sente la necessità di adattarsi al tempo creolo, un tempo più morbido, fatto di attese consapevoli, di sguardi lenti, di gesti che non cercano l’efficienza ma la presenza, e il Bakoua accompagna questa transizione con la naturalezza di una casa di famiglia dove ogni dettaglio sembra essere stato pensato non per stupire ma per far sentire parte di una narrazione più ampia. È qui che il viaggio prende la sua forma definitiva, non come itinerario turistico ma come esperienza sensoriale in cui ogni elemento diventa parte di un mosaico emotivo: il legno che scricchiola sotto i passi, il colore intenso del tramonto che dipinge il pontile, il suono lieve delle onde che si frangono contro la battigia, la luce fioca delle lampade che trasforma la sera in un racconto sospeso. L’Hôtel Bakoua non chiede di essere fotografato, chiede di essere respirato, di essere ascoltato, perché è uno di quei luoghi che esistono non per impressionare ma per accompagnare, e mentre la notte avvolge la baia e le luci di Fort-de-France brillano come piccole costellazioni sull’acqua, diventa chiaro che il viaggio gastronomico che sta per cominciare ha trovato la sua prima cornice narrativa, un’ambientazione che non è semplice scenografia ma parte integrante della storia che verrà.

https://hotel-bakoua.fr

https://www.martinique.org/it

www.france.fr/it

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