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Feste e ponti di 3 giorni: le città impossibili da non visitare in Italia

Consigli di viaggio per ferie e ponti: Lecce, Caserta, Siena, Trento e Ravenna sono città ricche di gusto e cultura da visitare in 3 giorni

Feste e ponti di 3 giorni: le città impossibili da non visitare in Italia
I punti chiave

Quando c’è un ponte nel corso dell’anno, si possono avere a disposizione 3 giorni liberi da impegni lavorativi, e questi giorni possono essere sfruttati con una gita fuori porta o un viaggio in Italia, da soli, con gli amici o con la famiglia, magari verso una città che non sia una metropoli, ma che presenti enormi ricchezze dal punto di vista culturale, storico, tradizionale ed enogastronomico. Qui di seguito alcune idee per degli itinerari tutti da scoprire.

Lecce

Lecce

Viene chiamata comunemente la “Firenze del barocco”, per via dei numerosissimi edifici in stile barocco presenti sul territorio. La città di Lecce è un’opera d’arte a cielo aperto e già solo passeggiare per i vicoli del centro storico, attraversando gli ampi spazi di piazza duomo e piazza Sant’Oronzo, rappresenta di per sé un’esperienza interessante. Sono inoltre diversi gli edifici da visitare: si va dai musei e le gallerie d’arte fino al castello Carlo V, le porte antiche come Porta Napoli e Porta Rudiae (nei cui pressi si trovano rispettivamente l’ateneo, il cuore, dell’Università del Salento e l’Accademia di Belle Arti), passando per le tantissime chiese, come il duomo, Santa Croce e la deliziosa Sant’Irene. Le bontà enogastronomiche sono altrettanto molteplici e vanno dalla sagne torte con la ricotta forte agli gnummareddi, fino ai rustici, un cibo di strada nato sul modello dei vol-au-vent durante la dominazione borbonica, e i pasticciotti.

Siena

Siena

Visitare Siena per davvero significa andarci in periodi lontani dai giorni del Palio: sebbene questa rappresenti una grande tradizione per la città, il Campo e il suo attraversamento risentono inevitabilmente dell’organizzazione dell’evento. Immancabile anche qui la visita al maestoso duomo ma anche al Palazzo comunale con la Torre del Mangia, alla casa dello scultore Giovanni Duprè e naturalmente alla Fortezza Medicea con le sue suggestive fontane. Tra i cibi tipici si segnalano piatti a base di cacciagione, norcineria e tartufo: quella enogastronomica è un’esperienza gustosa e raffinata a Siena, un’esperienza da tuffare nei tanti vini toscani, esattamente come un cantuccio nel vin santo a fine pasto.

Caserta

Caserta

Non solo Reggia e giardini reali. Caserta è un piccolo gioiello nel cuore della Campania, talvolta meno in evidenza rispetto alle sorelle Napoli e Salerno. Molta dell’arte architettonica sette-ottocentesca della città deve la sua bellezza all’architetto Luigi Vanvitelli, cui è dedicata una statua nella piazza che porta il suo nome. Vanvitelli fu infatti l’artefice della Reggia, ma rispetto alla storia dell’arte in questa città si può andare più indietro nel tempo con il castello medievale di Casertavecchia e l’eremo di San Vitaliano. Naturalmente a Caserta, tra le bontà da gustare c’è la pizza, ma anche primi piatti a base di scialatielli, mozzarelle di bufala, e dessert come babà e sfogliatelle sia ricce che frolle.

Ravenna

Ravenna

Capitale dell’Impero Romano d’Occidente, del Regno Ostrogoto e dell’Esarcato Bizantino, Ravenna è oggi una capitale della cultura per gli amanti della storia antica e medievale. Molto interessanti sono infatti i diversi edifici religiosi paleocristiani, con i loro mosaici, che raccontano vicende bibliche o glorificano personaggi storici come l’imperatore Giustiniano I e la moglie Teodora. Tuttavia sono presenti in città anche chiese posteriori, con altri stili architettonici e bellezze artistiche al loro interno. Doverosa tra l’altro una visita alla tomba del padre della letteratura italiana, Dante Alighieri, nei pressi del convento di San Francesco. Anche i piatti tipici sono interessanti, da cappelletti e passatelli, fino a strozzapreti e maltagliati, passando per le notissime piadine e il castrato.

Trento

Trento

Oltre le bellezze naturali e artistiche, la città di Trento vanta invece diverse strutture museali.

A partire dal MuSe, il museo tridentino di scienze naturali progettato da Renzo Piano con caratteristiche ecosostenibili, per poi proseguire con momenti culturali più antichi da esperire nel Castello del Buonconsiglio, dove si trovano diverse opere medievali, il Mart (museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto), anch’esso ecosostenibile, e il Museo Storico, che raccoglie testimonianze dal XVIII secolo fino alla Seconda Guerra Mondiale. Da assaggiare assolutamente in trattorie e ristoranti del luogo gli spatzle, che sono dei particolari gnocchi, gli strangolapreti, polenta e capus, la torta di grano saraceno e naturalmente lo strudel.

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