Gli scienziati ogni tanto ci fanno sognare. Te la vedi già la corriera quantica o il treno che fa solo fermate a ritroso, l'agenzia turistica leghista che promuove un viaggio da Quarto a Marsala. Volete fermare i mille? Ora si può. Basta una divisa rossa e un patentino ben nascosto da spia asburgica. Attenzione: Garibaldi e Nino Bixio non si fidano di nessuno. Viaggiare, scollinando la storia. Come Troisi e Benigni in Non ci resta che piangere e la missione di fermare Colombo. Come sarebbe oggi il mondo senza l'America? Contropassato prossimo. Pieno di svastiche. Qualcuno porterà indietro l'orologio per giocarsi una settimana prima la schedina o il superenalotto. Non è possibile, ragazzi. Tremonti ha già detto che per chi arriva dal futuro è vietato fare scommesse. Stessa storia per quelle clandestine. La mafia ti becca anche vent'anni dopo, o prima. La giustizia idem. E' pieno di procure archeologiche. C'è chi va indietro per incontrare la madre da giovane, chi perché ha detto troppi sì e ora vorrebbe dire no, chi ha qualche peccato da farsi perdonare, chi ha perduto il treno della vita e ora ci corre dietro, chi perché non ha mai capito come Baggio abbia potuto sbagliare quel rigore a Pasadena, chi sogna ogni notte di baciare Marylin, chi è disposto a tutto pur di far vincere nel '94 Occhetto o per chiedere a Cesare chi sia Cesare, chi per cantare Johnny B. Goode e dire ai bravi ragazzi degli anni '50: «Forse non siete ancora pronti per questa musica, ma ai vostri figli piacerà ». Chi per non far nascere un figlio, chi vuole sapere che fine ha fatto-Majorana e chi semplicemente se ne va a zonzo nel tempo, godendosi lo spettacolo. Carneade, chi era costui? Tutto questo magari non accadrà mai. Ma la scienza, che è roba seria, quando arriva da noi un po' volgarizzata ci apre porte e speranze. Questa è un'era di nostalgie e il regalo più bello che il futuro ci possa fare è una macchina del tempo. In teoria è possibile. Seth Lloyd non ha i capelli bianchi di Doc, ma quando si è messo a parlare di viaggi nel tempo ti sei improvvisamente ritrovato nel 1985, venticinque anni fa, con la DeLorean argento colpita da un fulmine, il campanile della cittadina californiana che rintocca la mezzanotte e il balzo nel passato. Tu hai più o meno lo stesso sguardo di Michael J. Fox: quello scienziato pazzo sta scherzando. Indietro non si torna. Il tempo non è un gambero e la vita la sconti tutta giorno dopo giorno, sapendo che non c'è nascosto da qualche parte nel grande cosmo il tasto rewind. Solo che Seth Lloyd, cinquant' anni stempiati e gli occhi da ragazzino smanettone, è un fisico con una certa fama. E' uno di quelli che da anni cerca di capire cosa accade nell'invisibile, in quel mondo che solo la matematica qualche volta riesce a raccontare, che si chiama universo quantico o subatomico. Lì, filosofi e scienziati, sospettano che ci sia la verità, la risposta finale, la formula magica per arrivare a Dio o al nulla. La tesi più nota del professor Lloyd è che l'universo stesso sia un gigantesco computer quantistico. È lui che gira, calcola, genera un software, sviluppa destini e tesse delle trame di cui noi siamo parte. Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni. L'universo che funziona come Windows . Solo che non gira su una macchina limitata come il vostro pc, ma sul leggendario computer subatomico, quello che un manipolo di fisici, sparsi qui e lì nel mondo, sta cercando di realizzare, come sfida finale al mistero della creazione. L'universo come linguaggio. E in fondo tutto si compie. Non è da lì che parte in Vangelo di Giovanni? In principio fu il Verbo. Il professor Lloyd non è un eretico e senza dubbio anche lui un quarto di secolo fa ha visto sul grande schermo Ritorno al futuro , uno, due e tre. E forse per questo ha il coraggio di affermare davanti al mondo che viaggiare indietro nel tempo è - almeno in linea teorica e per particelle elementari - possibile. Senza il rischio di creare paradossi temporali. Tutt'al più c'è il rischio che nessuno vi creda. Vi ricordate cosa accadde nel 1985? Ricordate quel viaggio negli anni '50? «Allora dimmi, ragazzo del futuro, chi è il Presidente degli Stati Uniti?» «Ronald Reagan». «Ronald Reagan? L'attore? Eh! E il vicepresidente chi è? Jerry Lewis? Suppongo che Marilyn Monroe sia la First Lady [...]e John Wayne il Ministro della Guerra! ». Ecco forse ti basterebbe ritornare a quel tempo. Che poi a pensarci bene era uno schifo, solo che i giornalisti guadagnavano di più. Ma tu, appunto, non eri un giornalista. Certo un messaggio si potrebbe anche inviare: ehi, Craxi, Andreotti, Pci, sindacati, De Mita, che ne dite di fermare un po' la spesa pubblica? Sapete, le nostre pensioni pare che le stiate mangiando tutte. Una cosa del genere, solo per evitare uno stillicidio di manovre lacrime e sangue. La scienza gioca e non è facile da spiegare. Quello che conta è stare un po' più vicini ai nostri sogni. Stare con H. G. Wells nella Macchina del tempo . Fare come Mark Twain Americano alla corte di re Artù , inseguire l'effetto farfalla con Ray Bradbury, perdersi nel purgatorio di Lost, scorazzare qua e là insieme a Doctor Who, ricostruire battaglie perdute saltellando sulle linea del tempo con Crichton e vivere una seconda vita da qualche parte vicino a Durango. Qualcosa nell'istinto ti dice che è meglio fermarti dove sei, giocandoti tutto in una partita sola.
E' la prima regola dei videogame: chi bara, registra e ricomincia non è un vero giocatore. E forse l'hard disk di Dio non è abbastanza grande per conservare la memoria di ognuno di noi. Nel mondo al di là dei quanti non è prevista una seconda possibilità. Game Over.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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