In viaggio col sommo Poeta nelle abbazie lombarde

Da stasera al via le letture con la voce di Maestosi in luoghi ricchi di storia e con sottofondo musicale

Le terzine dantesche ancora una volta superstar di letture pubbliche. Dopo il successo di Vittorio Sermonti, che per tre anni ha interpretato la Divina Commedia in una Basilica di Santa Maria delle Grazie affollata come una sala concerti, i milanesi da questa sera possono compiere un nuovo viaggio in compagnia del Ghibellin fuggiasco. Cinque le tappe, rappresentate da alcune delle chiese più belle della Brianza, scelte per ospitare una lettura pubblica che alternerà le terzine al canto gregoriano. L’idea è di Francesca Motti Pietropaolo che presenta il suo «Viaggio con Dante» questa sera nell'Abbazia San Benedetto di Seregno (ore 21.30). Organizzata in collaborazione con la provincia di Milano-Progetto Monza e Brianza e con il patrocinio del ministero della Pubblica istruzione, la rassegna gode di una voce nota al grande pubblico: è quella di Walter Maestosi, attore di teatro, doppiatore di star come Glen Ford, Gene Hackmann, Robert Micthum e da vent’anni studioso dell’opera dantesca. Dopo un breve riassunto dei canti del poema, Maestosi leggerà alcune tra le terzine più significative, accompagnato da canti e inni gregoriani interpretati da Daniela Barra sulle musiche del maestro Mauro Salvatori.
Nel corso di questo viaggio poetico, che farà tappa ad Albiate al Santuario di San Fermo il 19 giugno, ad Agrate Brianza (chiesa di Sant’Eusebio, il 20), a Villasanta (chiesa di Santa Anastasia, il 21) e si chiuderà a Meda (chiesa di San Vittore, il 22), gli spettatori ascolteranno alcuni dei canti più suggestivi: il proemio, la storia di Paolo e Francesca e del loro sciagurato amore, la tragedia del conte Ugolino, l’incontro con il dolce musico fiorentino Casella nel Purgatorio e infine la preghiera di lode alla Vergine nel Paradiso. I luoghi scelti sono tra quelli che costituiscono il patrimonio monumentale della futura provincia di Monza: «È un viaggio dell’anima per unire il bello della poesia dantesca al bello del nostro territorio - spiega Francesca Motti Pietropaolo, direttrice artistica e già ideatrice del Festival di Viterbo -: è la prima volta che viene valorizzato un percorso artistico della Brianza in questo modo». In attesa di poter mettere presto in scena questo spettacolo di poesia e musica anche sotto le guglie del Duomo di Milano, «Viaggio con Dante» permette di fruire di luoghi dalla storia millenaria talvolta chiusi al pubblico, come il Santuario di San Fermo ad Albiate all’interno del quale spicca un leggio ornato da un putto dorato che sarà al centro della scena delle letture dantesche di Maestosi. Gran finale a Meda, nella chiesa barocca di San Vittore impreziosita da magnifici affreschi, mentre la serata inaugurale ripropone nell’abbazia di Seregno il canto gregoriano tradizionalmente praticato in quella sede dai monaci benedettini.
3In «Perché leggere i classici» Calvino scriveva: «Un classico è un’opera che provoca incessantemente un pulviscolo di discorsi critici su di sé, ma continuamente se li scrolla di dosso».

Il segreto del successo di Dante, con le sue rime «aspre e chiocce» alternate al dolce Stil Novo, è tutto qui: quel pulviscolo - lo dimostra l’interesse del pubblico di ogni età - non appanna per nulla la sorprendente contemporaneità delle sue trecentesche terzine.

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