Viaggio a Lezzeno, un angolo di relax (e sapori) sul Lago di Como

Il borgo lariano tra crotti e paesaggi mozzafiato, celebrato anche dal «New York Times»

Terra di passione, cultura e tradizione, circondata dal monti, baciata dal sole, accarezzata dal vento, il Lario e il Lago di Como è un forziere a cielo aperto di colori, profumi e sapori con il blu del suo splendido lago, alla bellezza delle sue ville storiche, delle sue dimore, delle sue case, apprezzati in tutto il mondo. E sul lago si adagia, dormiente con il suo lungo sorriso di 7 km, Lezzeno gioiellino sulla strada Lariana che da Como porta a Bellagio. Lezzeno, dove ogni casa è un belvedere, ogni trattoria è della Bellavista, ad ogni finestra v'è un poeta che guarda nel lago sottostante gli alberi e la flora che «cangian colore a tutti i venti», secondo i versi di tanti scrittori che hanno descritto il territorio. E da questi versi bisogna partire ancora meglio da autentice e tipiche case che ornano questa parte di lago, gioielli architettonici, paradiso di relax, paradiso di relax come Il Gelso o ristoranti tipici come Il Crotto dei Pescatori che non stonano con autentici relais posti nelle vicinanze come Il Filario. Tutti insieme formano un paradiso di relax cultura ed enogastronomia. Qui si trova il gusto di immergersi nel bello e nel buono. Basta uscire da queste case primi '900 e andare a visitare gli scorci naturali, ci sono alberi secolari, altre ville che paiono uscite da una scenografia cinematografica, stradine di campagna intatte, antiche chiesette poste poco sopra la strada Regina che non le vedi in prima battuta, ma sono la ad attendere il visitatore che vuole un po' di contemplazione e silenzio. E non è un caso che anche quest'anno in testa alla classifica delle mete scelte anche per le vacanze c'è il Lago di Como. Oltre agli italiani, tra i turisti stranieri tra Lezzeno e Bellagio troviamo Americani insieme a Giapponesi, Tedeschi e Spagnoli, Russi e Cinesi, Inglesi e Francesi che si scoprono e si appassionano sempre di più per il Lago, tanto da dedicarle lunghi articoli su importanti testate, come lo stesso New York Times che ha elogiato la bellezza di viaggiare da queste parti anche in autunno, grazie alla campagna, alle montagne circostanti allo stesso Lago con le sue feste, le sue tradizioni e le sue...leggende. E proprio a Lezzeno venendo da Bellagio dopo circa 3 km si incontra la forra del Ponte del Diavolo, struttura costruita nel periodo che va dal 1911 al 1917 e punto di chiusura dei sentieri pedonali che percorrono la Strada Regia, antica mulattiera caratterizzata da ponti e gradinate che seguiva la sponda orientale del ramo comasco del lago di Como, dal capoluogo a Bellagio. Intorno a questo luogo sono nate numerose leggende, una di queste narra che la realizzazione della struttura venne più volte interrotta e l'ingegnere responsabile dei lavori non sapeva più a che santo rivolgersi. Una notte gli apparve il diavolo in persona che gli promise di aiutarlo in cambio dell'anima di colui che per primo avesse attraversato il ponte. L'ingegnere, messo alle strette, acconsentì, ma quando tutti i lavori furono terminati si ricordò del patto mefistofelico, ebbe paura e allora pensò di imbrogliare il demonio facendo correre un cane lungo il ponte, lanciandogli un osso.

Il cane, per raggiungere l'osso, attraversò il ponte e scomparì; il diavolo si era preso la sua anima e l'ingegnere aveva pagato il suo debito. Per questo motivo questo luogo, dall'aspetto cupo e misterioso, è ritenuto essere stato sede di incontri esoterici e riti di stregoneria, all'insegna del divertimento e del turista fai-da-te.

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