Un «viaggio» nell’Islam sconosciuto e incompreso

Le domande nascoste in ogni discussione sull’Islam, le risposte in diretta dei musulmani d’Italia. Sono questi i temi affrontati da Francesca Paci nel libro «Islam e violenza. Parlano i musulmani italiani» (Laterza, pp. 160, 10 euro). La giornalista e scrittrice affronta la spinosa questione di un Islam per lo più sconosciuto e incompreso. Non capirlo è pericoloso.

L’islam è violento in sé oppure è vittima di uno stereotipo dei media? È intrinsecamente violento contro le donne? Contro gli «infedeli»? Odia gli ebrei? I musulmani mettono l’appartenenza alla loro comunità, la «umma», al di sopra della nazionalità e del codice civile? Perché Osama Bin Laden resta così popolare tra le seconde generazioni d’immigrati islamici? In questo libro parlano i rappresentanti delle comunità religiose, gli intellettuali, i commercianti, gli studenti, i praticanti rigorosi e i saltuari, nomi noti e persone comuni che vivono e lavorano nel nostro Paese, sperimentando ogni giorno le contraddizioni della propria cultura e i pregiudizi occidentali. Un libro importante per riflettere.

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