Viale Abruzzi, 8 telecamere per multare i clienti dei viados

Il Comune: «Occhi elettronici anche a Figino e in viale Monza». Presto in città saranno 900

Telecamere in strada per multare i clienti di lucciole e trans. L’offensiva del Comune contro la prostituzione arruola anche l’occhio elettronico. E presto chi si fermerà in viale Abruzzi per contrattare una prestazione, riceverà automaticamente a casa una contravvenzione da 166 euro più notifica ed eventuali costi aggiuntivi. Con il rischio soprattutto, al di là della spesa, che ad aprirla siano mogli, fidanzate o figli. Ad annunciarlo il vicesindaco con delega alla Sicurezza Riccardo De Corato che ieri ha ricordato come nello scorso anno la polizia municipale abbia redatto ben 2.926 verbali ad automobilisti sorpresi ad adescare prostitute per le strade della città. Un numero in vertiginoso aumento (più 45 per cento rispetto al 2006, quando furono 2.009) a testimonianza di come il fenomeno sia in larga espansione. E De Corato ricorda come la multa ai clienti per «sosta occasionale, manovra pericolosa o intralcio della circolazione» sia l’unico strumento in mano alle forze dell’ordine per contrastare il commercio di prestazioni sessuali. «A dispetto di tutto questo impegno – sottolinea De Corato - manca però uno strumento normativo che permetterebbe una drastica riduzione del fenomeno. Ovvero una legge che vieti la prostituzione per le strade. Una richiesta che il Comune di Milano ha sottoposto al ministero dell’Interno più di sei mesi fa. Ma che non ha ancora trovato risposta».
Nel frattempo c’è il bilancio a dieci anni dall’entrata in vigore dell’ordinanza antiprostituzione emessa nell’agosto 1998 e che utilizzava l’inosservanza del codice della strada come deterrente alla prostituzione. Con Milano prima città d’Italia, poi imitata da molti sindaci di destra e di sinistra come testimonia il diessino Flavio Zanonato a Padova. Il risultato? Ben 18.815 cittadini «pizzicati» dalla speciale squadra della polizia municipale in pattuglia ogni notte. Un servizio che, assicura il vicesindaco, sarà ancora potenziato. Con uomini e altre telecamere. Come le otto di viale Abruzzi, uno dei punti più caldi della città, che saranno puntate sulla corsia preferenziale che costeggia il marciapiede dove la notte sostano trans e «cerbiatti» di ogni taglia e nazionalità. Ma non saranno le sole. «Anche a contrasto del degrado causato dalla prostituzione – aggiunge il vicesindaco -, secondo gli impegni presi con i residenti, entro fine mese verranno installate tre telecamere nel quartiere Figino e sarà ultimato il piano delle dieci telecamere previste nell’area di viale Monza, dove sette sono già entrate in funzione». Entro il 2008 altre 21 telecamere saranno collocate in via Principe Eugenio (5), piazza Gerusalemme (4), via Borsieri-cavalcavia Bussa (6), via Quarenghi-Uruguay (3) e piazza XXV aprile (3). Alla fine saranno 900 nella città più videosorvegliata d’Europa.


«Non bisogna poi dimenticare – aggiunge De Corato – che il Patto per la Sicurezza, siglato lo scorso maggio, cui il Comune ha dato sostegno finanziario con due milioni di euro, prevede attività di contrasto coordinate con le forze dell’ordine. E individua alcune zone prioritarie: oltre al quartiere Figino, piazza Trento, l’Ortomercato, via Principe Eugenio, viale Abruzzi, via Giolli e via Sassetti».

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