Vice Ferrante, nell’Unione tutti contro tutti

Dopo le primarie, nel centrosinistra tutti si dicono vincitori e parte la gara per il vicesindaco e gli assessorati di peso. Dario Fo, sconfitto da Bruno Ferrante 23 a 68 per cento, non si arrende. «Lotterò fino in fondo» annuncia il premio Nobel. Rifondazione comunista chiede a alta voce il numero due della giunta virtuale, ma i Ds hanno tutte le intenzioni di far valere la mobilitazione per i seggi. I rapporti sono tesi soprattutto tra Quercia e Margherita. Franco Mirabelli, segretario provinciale dei Ds, ha ripetuto più volte che «la lista unitaria si può fare solo con certe condizioni politiche». E, assicurano i vertici diessini, «dopo queste primarie, la lista unitaria è più lontana di prima». La Casa delle libertà sottolinea come il successo di partecipazione sia solo apparente.

«Non la considero una grandissima affluenza» dice la candidata a sindaco Letizia Moratti, commentando gli ottantamila votanti, ventimila in meno rispetto all’ottobre scorso, quando si era votato per Prodi. E Ferrante come commento post primarie non può che elogiare Gabriele Albertini, «amministratore onesto e persona corretta».

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