Vicenza Intesa bipartisan contro i presidi in arrivo dal Sud

È ormai aperta polemica sulla decisione del consiglio provinciale di Vicenza di riservare i posti nelle scuole a presidi del Nord. L’ordine del giorno proposto dall’assessore all’Istruzione Morena Martini è stato approvato con il favore trasversale di 26 consiglieri provinciali su 27. «Nel Veneto - spiega l’assessore - ci sono circa 70 posti liberi da ricoprire, ma nessuna graduatoria regionale da cui attingere. Ci sono invece tanti dirigenti in lista di altre regioni d’Italia, non perché altrove siano più disponibili e bravi che da noi, ma perché noi siamo stati ligi alla normativa, che prescriveva, all’ultimo concorso del 2007, di occupare i posti liberi e prevedere una lista di riserva che non superasse il 10% dei posti disponibili. Noi l’abbiamo fatto, come al solito rispettosi della legge, mentre altri hanno creato liste di disponibilità pari, talvolta, anche al doppio dei posti da occupare. Così oggi ci troviamo a vivere il paradosso che non solo altre regioni d’Italia sono in grado di coprire i posti liberi, ma “avanzano” dirigenti anche per il Veneto».

Il Consiglio provinciale ha voluto allora denunciare il mancato rispetto della norma che fissava le quote massime per la immissione in ruolo dei dirigenti ed evidenziare la conseguente situazione di svantaggio in cui si trova la regione Veneto rispetto ad altre realtà nazionali. «Attendiamo che il ministro Gelmini faccia cessare questa palese aggressione razzista a tutto il mondo della scuola», ha detto l’assessore all’Istruzione della Campania, Corrado Gabriele.

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